Tra circa un anno potrebbe arrivare la pillola anti-diabete che sostituirà la fastidiosa siringa d'insulina: presa una volta in giorno, sarà in grado di abbassare i livelli di zucchero nel sangue; si chiamerà Sotagliflozin e gli studi sono stati effettuati con la collaborazione del Campus Biomedico di Roma.

Sotagliflozin, la `sugar-killer`

Attualmente il Campus Biomedico di Roma è alla fase 3 di sperimentazione della pillola Sotagliflozin, il nuovo farmaco creato per la cura del diabete di tipo 1: dovrà essere assunto per via orale una volta al giorno e forse potremmo vederla in commercio tra un anno.

Nello specifico, la pillola interviene abbassando i valori di emoglobina glicata e glicemia, permettendo ai pazienti di ridurre la dose giornaliera di insulina, generando un rischio minore di complicanze a lungo termine; il nuovo farmaco sarà in grado di eliminare gli sbalzi dei livelli glicemici e l'ipoglicemia, favorendo la perdita di peso e stabilizzando la pressione.

Lo studio

I ricercatori hanno eseguito la sperimentazione in 133 centri differenti di 19 paesi nel mondo con 1.402 persone: in questo modo hanno potuto osservare tutti gli effetti positivi di Sotagliflozin sue vari pazienti. La molecola testata, appartiene alla stessa famiglia dei farmaci che sono stati sperimentati per la cura del diabete di tipo 2 che normalmente si presenta a seguito di cattive abitudini alimentari ed obesità; i risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica New England of Journal of Medicine.

"La pillola ha ridotto di un terzo la mortalità delle persone malate di diabete di tipo 2" hanno spiegato i ricercatori del Campus Biomedico di Roma che sperano di poter vedere gli stessi risultati nei pazienti con diabete giovanile.

Il professore di Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell'Università, Paolo Pozzilli, si è dimostrato soddisfatto dei risultati ottenuto fin'ora soprattutto per il fatto di aver ottenuto la conferma che questo nuovo farmaco "fa parte della categoria degli inibitori del riassorbimento del glucosio a livello renale" consentendone così la sua eliminazione attraverso le urine e l'assorbimento anche a livello dell'intestino; durante il processo di funzionamento della pillola, il glucosio viene riassorbito nel sangue e torna subito in circolo fino a quando il livello glicemico non supera i 180 di livello; se questo avviene, il glucosio in eccesso viene eliminato mediante le urine e le feci.