Uno studio condotto da un team di ricercatori sudafricani pone sotto accusa le bevande zuccherate, il cui consumo anche in dosi non esagerate aumenterebbe considerevolmente il rischio di contrarre malattie importanti come la sindrome metabolica, il diabete di tipo 2 e altre gravi patologie come infarto del miocardio e ictus cerebrale. Una sola bibita zuccherata a settimana sarebbe, inoltre, sufficiente per aumentare la pressione arteriosa. Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista scientifica Journal of the Endocrine Society. Vediamolo nel dettaglio.

I rischi delle bevande zuccherate

E' sufficiente bere due bibite zuccherate a settimana per vedere aumentare il rischio di ammalarsi di patologie come obesità, sindrome metabolica, diabete di Tipo 2 e persino infarto e ictus. E' quanto sostiene un gruppo di ricercatori dell'Università di Stellenbosch, Sud Africa, che ha passato al setaccio trentasei ricerche epidemiologiche che valutano il legame tra il consumo di bibite zuccherate e lo sviluppo di malattie. L'analisi dei dati condotta dai ricercatori guidati dal prof. Faadiel Essop avrebbe evidenziato che persino bere una sola bevanda zuccherata a settimana è sufficiente per elevare la pressione arteriosa, mentre con due aumenterebbe il rischio di ammalarsi di diabete.

Secondo i ricercatori dall'analisi dei dati della maggioranza degli studi epidemiologici emergerebbe che il consumo frequente delle bibite in questione contribuisce all'insorgere delle malattie sopracitate.

Le cause

Secondo i ricercatori questo sarebbe la conseguenza del consistente apporto energetico delle bibite, che vengono bevute con assiduità da persone di tutte le età, inconsapevolmente rispetto alle calorie fornite dalle stesse.

Il prof. Essop porta come esempio il succo di mele, consumando il quale con una sola confezione si assume lo stesso quantitativo di zuccheri presente in tre o quattro mele, ma senza introdurre le fibre e le altre sostanze che si assumerebbero mangiando tali porzioni di frutta. Il docente evidenzia inoltre come il consumo smodato di zuccheri provochi problemi di salute, e sottolinea la necessità di mettere in guardia la popolazione circa i rischi derivanti dal consumo delle bibite in questione, che oltre a fare ingrassare provocano la diminuzione della sensibilità all'insulina. Secondo il team di ricerca è sufficiente assumerle per un periodo di 75 giorni per diminuire la sensibilità quasi del 20%.