L'industria dello zucchero avrebbe speso una considerevole quantità di denaro per capire gli effetti sulla Salute del saccarosio ma avrebbe poi oscurato i risultati che collegavano lo zucchero ad alcune malattie come il cancro e l'ictus.

Lo zucchero dannoso?

Gli scienziati hanno affermato che l'industria dello zucchero avrebbe nascosto i risultati di alcune ricerche che avrebbero collegato lo zucchero ad alcune malattie come il cancro o l'ictus, dichiarando che "oggi possiamo essere molto consapevoli di quanto possa essere dannoso consumare troppo zucchero, ma mezzo secolo fa non era così".

Ora i ricercatori hanno accusato gli organismi del commercio dello zucchero di agire in modo simile alle società del tabacco "insabbiando" gli studi quando i risultati avrebbero potuto danneggiare i loro profitti.

Nella rivista PLOS Biology, i ricercatori Cristin Kearns, Dorie Apollonio e Stanton Glantz dell'Università della California a San Francisco hanno valutato i documenti interni dello zucchero che hanno scoperto che la Sugar Research Foundation (SRF), un'organizzazione di ricerca statunitense finanziata dall'industria, finanziava la ricerca sugli animali per valutare gli effetti del saccarosio sulla salute cardiovascolare.

Lo studio

Lo studio, inizialmente sostenuto dall'università di Birmingham, aveva esaminato gli effetti dell'assunzione di saccarosio sui roditori e quando hanno scoperto che il consumo di saccarosio potesse essere collegato a malattie cardiache e al cancro della vescica, la SRF (che aveva cambiato nome nel 1968 in International Sugar Research Foundation, o ISRF) ha immediatamente concluso il progetto e ha deciso di non pubblicare i risultati.

L'SRF - che è collegato all'attuale organizzazione, la Sugar Association - avrebbe fermato i finanziamenti, sostenendo che il valore del progetto era "nulla".

I ricercatori mentre stavano lavorando alla ricerca Project 259, hanno scoperto che i batteri intestinali potrebbero aiutare a mediare gli effetti avversi cardiovascolari dello zucchero.

La ricerca, a partire dal settembre 1969, collegava anche il saccarosio con un aumentato rischio di cancro alla vescica.

I risultati dello studio sono stati descritti all'epoca come "una delle prime dimostrazioni di una differenza biologica tra saccarosio e ratti nutriti con amido", ma nessuno dei risultati è stato poi pubblicato.