Si è svolta a Patti, presso il comprensorio dei Nebrodi, la Giornata mondiale della prematurità, a cura dell'associazione Remì. L'organizzazione nata nel 2007, è composta dai genitori dei bambini nati presso l'Unità di Terapia Intensiva Neonatale del nosocomio pattese "Barone Romeo". Aderiscono all'associazione anche alcuni dei medici e degli infermieri della divisione ospedaliera diretta dalla dott.ssa Caterina Cacace. L'obiettivo di Remì Onlus è principalmente quello di fornire aiuto ai bambini nati prima del termine della gravidanza, durante il periodo di degenza presso l'Utin di Patti e di dare, al tempo stesso, sostegno ai genitori.

Ogni anno, in occasione della Giornata mondiale della prematurità, viene organizzata una festa dove i protagonisti sono i bambini.

Giornata mondiale della prematurità: l'evento di Patti

Quest'anno la giornata si è svolta a Patti, ed è stata divisa in due momenti. Il primo si è tenuto presso il reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale "Barone Romeo" della cittadina messinese: una piccola cerimonia durante la quale tutti i locali dell'Utin sono stati colorati di viola, il colore simbolo della prematurità. Subito dopo si è tenuta la festa vera e propria presso il salone della Concattedrale dei Santi Martiri del XX Secolo. Qui i componenti dell'associazione Remì, le famiglie dei bambini nati prematuri, gli infermieri e i medici dell'Utin pattese hanno celebrato la giornata dedicata ai nati prematuri, che ha avuto come assoluti protagonisti proprio i bimbi.

Per loro è stato approntato anche uno spettacolo a cura degli artisti "Unnico e A Nica", insieme alla dog star Spank.

Secondo alcuni dati, nel mondo sarebbero circa 15 milioni i bimbi che nascono prematuri; di questi un milione non sopravvive. In Europa, invece, le nascite che avvengono prematuramente sarebbero il 7% del totale, mentre in Italia 10 neonati su 100 nascono prima del termine della gravidanza.

Da questi numeri si evince come ci sia stato un progressivo aumento del numero di bimbi che nascono prematuri, ma come al tempo stesso continui a crescere la percentuale di quelli che riescono a sopravvivere e che, grazie alle cure avanzate, possono avere una vita normale.

Questo momento di festa è stato utile anche per evidenziare l'ottimo lavoro svolto dalla divisione ospedaliera dell'Utin, fiore all'occhiello della struttura sanitaria pattese, che oltre a servire il territorio messinese, presta le proprie cure anche a pazienti che giungono da tutta l'isola. Nata nel 2001, annualmente segue oltre 100 bambini nati pre-termine.