Con l'arrivo di Burian e del freddo siberiano aumentano i rischi di imbattersi in virus influenzali. Infatti, l'ondata di gelo pervenuta quasi su tutti Italia, oltre a copiose nevicate anche in luoghi dove la neve non si vede quasi mai, Roma e Napoli, ha messo a letto oltre 400.000 italiani con malesseri intestinali, tracheiti e bronchiti.
Tuttavia, il freddo sembra non voler abbandonare il nostro paese quindi occorre intervenire preventivamente e cercare di bloccare i virus pre influenzali. Sono moltissime le persone che associano le basse temperature a piccoli malanni di stagione, ma questa è più una voce di popolo.
Va detto che non è così, questi tipi di malanni vanno associati a dei veri ceppi virali che non hanno nessuna correlazione con le basse temperature. Di fatti non è ancora stato dimostrato scientificamente che il freddo, neve o vento di tramontana possono aumentare il pericolo di imbattersi in malattie infettive come quelle respiratorie o influenzali.
Le ragioni per le quali si viene colpiti da queste patologie è solamente da attribuire ad un determinato periodo dell'anno, ovvero, autunno e inverno quando per molte ragioni e non per il freddo, i virus riescono a diffondersi maggiormente. Un motivo su tutti è quello che in inverno si tende a stare per ovvie ragioni in ambienti chiusi come uffici, bar, autobus e metropolitane, le quali facilitano la trasmissione del virus a causa del contatto ravvicinato tra più persone.
Del resto ogni giorno il nostro organismo è teatro di 'scontri' tra difese immunitarie e forme virali, non ci accorgiamo di nulla ma dentro il nostro corpo le lotte sono davvero all'ordine del giorno.
Come possiamo difenderci dalle forme virali?
Per far scendere il rischio basta seguire dei piccoli accorgimenti che possono risultare essenziali: coprire le vie respiratorie con una sciarpa ed evitare di uscire nelle ore più fredde può essere un buon rimedio.
Una volta rientrati a casa cercare di trovare ristoro davanti una tisana o camomilla calda, in modo da aiutare la temperatura corporea a stabilizzarsi.
Esponendosi a basse temperature, il nostro corpo può imbattersi anche in altre patologie più gravi, come il congelamento degli arti o nei casi più estremi all'ipotermia. Se la nostra temperatura corporea si abbassa al di sotto di 35° si va incontro all'assideramento con conseguente arresto cardiocircolatorio. Anche se questi sono casi estremi bisogna sempre avere la massima attenzione se si è esposti al freddo.