Gli abitanti dell'Emilia Romagna e dell'area sottostante trascorreranno una pausa pasquale che si preannuncia essere estremamente movimentata. Una circolare della protezione civile pervenuta tanto ai Ministeri quanto alle Regioni parla di una potenziale caduta di frammenti di materiale proveniente dalla stazione spaziale cinese Tiangong 1, che verrebbe ad interessare il territorio nazionale e in particolare l'area a sud dell'Emilia Romagna.
Che cos'è Tiangong 1
Tiangong, la cui traduzione dal cinese sarebbe letteralmente' 'Palazzo Celeste', è stata lanciata in orbita nel 2011.
La vita operativa della stazione doveva coprire un tempo di due anni, in realtà gli esperimenti su di essa condotti sia con la presenza di equipaggio che senza, hanno superato di gran lunga il limite temporale prestabilito. Di fatto dal 2016, a seguito del lancio da parte della Cina di una seconda stazione spaziale, la Tiangong 2, il monitoraggio della prima è cessato e da allora si è iniziato a profilare il rischio di una caduta della stessa stazione sulla Terra. Il timore paventato inizialmente ha trovato in qualche modo riscontro in una dichiarazione da parte dell'UNOOSA, acronimo di Nazioni Unite per gli Affari dello spazio Esterno.
Ricordiamo che la stazione, ormai abbandonata da due anni, è alimentata a energia solare grazia alle presenza di pannelli, ha una lunghezza di 10 metri e pesa circa otto tonnellate.
Per quando è previsto l'impatto e cosa fare
Pur essendo possibile applicare agli eventi una prevedibilità maggiore solo nelle 36 ore che precedono il potenziale rientro, la Protezione Civile italiana ha tracciato pur in modo approssimativo un range di giorni nei quali il nostro paese sarebbe interessato dall'impatto di frammenti di Tiangong 1: questi coprirebbero il periodo compreso tra il 28 marzo e il 4 aprile 2018.
Secondo i dettami della Protezione Civile, nell'ipotesi reale che residui di materiale colpiscano l'area a sud dell'Emilia Romagna, sarebbe opportuno, nei giorni di allerta indicati:
- 1) prediligere i piani inferiori degli edifici
- 2) il riparo andrebbe cercato sotto le volte delle case in muratura e, negli edifici in cemento armato, al di sotto delle aperture ubicate nelle pareti portanti
- 3) evitare la vicinanza con i vetri
- 4) evitare qualunque contatto con i residui di materiale che eventualmente dovesse cadere: potrebbe contenere l'idrazina, una composto dell'azoto di elevata tossicità per gli esseri umani