diabete: presto i pazienti affetti da questa patologia potranno dire addio alle iniezioni di insulina, grazie ai risultati ottenuti da un recente studio condotto da un team di ricercatori statunitensi della John A. Paulson School of Engineering and Applied Sciences. I ricercatori sono riusciti a sviluppare un nuovo metodo di somministrazione per via orale dell’insulina che potrebbe radicalmente trasformare la classica terapia in siringhe attraverso la quale i diabetici mantengono sistematicamente sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue.

Insulina in pillole: in cosa consiste la nuova terapia per i diabetici

L’arrivo della nuova terapia in pillole per la somministrazione dell’ insulina promette di rivoluzionare e migliorare notevolmente la qualità della vita di milioni di persone affette da diabete di tipo 1 in tutto il mondo. Molti pazienti, statisticamente, non riescono a seguire in modo corretto la terapia a base di insulina a causa di diverse ragioni, legate spesso anche al dolore e alla fobia degli aghi. Inoltre, l’attuale trattamento, interferisce spesso anche sulle loro normali attività quotidiane. Le conseguenze di un controllo non idoneo e costante del tasso glicemico può portare però a seri problemi di salute. Le ricerche condotte in precedenza in merito all’adozione di terapie alternative, non erano riuscite a trovare un modo realmente efficace per poter somministrare l’insulina per via orale.

Il problema risiedeva nel fatto che la proteina non era capace di resistere all’interno dello stomaco per la presenza del suo ambiente acido che, inevitabilmente, ne impediva il suo idoneo assorbimento. La rivoluzione rappresentata dal nuovo approccio terapeutico è quella di riuscire a trasportare la proteina dell’insulina in una capsula con uno speciale rivestimento capace di resistere agli ambienti acidi.

Dopo aver condotto le ricerche su cavie da laboratorio in modo soddisfacente, i ricercatori sono ottimisti sulla concreta possibilità di ottenere gli stessi risultati attraverso trial clinici sui pazienti diabetici.

Diabete di tipo 1: di cosa si tratta

Sono più di 40 milioni le persone nel mondo affette da questa particolare patologia, cronica, autoimmune, caratterizzata dalla incapacità del pancreas di produrre normalmente l’ormone dell’insulina.

La malattia, di conseguenza, costringe i pazienti a dover ricorrere anche a più di una iniezione al giorno per equilibrare i livelli di glicemia nel sangue. L’arrivo della nuova terapia orale riuscirà, quindi, sicuramente ad intervenire positivamente sulla qualità della vita dei pazienti che potrebbero dire addio alle punture giornaliere, assumendo l’ormone attraverso una terapia molto più comoda e meno invasiva.