Una nuova ed interessante scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori statunitensi nel campo delle cellule staminali. Il team, guidato dal dottor John Bracht, ha accomunato studiosi dell'American University, in cui lavora Bracht, e della Georgetown University, ed ha trovato il legame tra le cellule staminali dette "ribelli" ed il metabolismo. Le staminali ribelli sono cellule allo stadio antico che non seguono le "istruzioni" ma vanno in una specie di letargo. Gli studiosi hanno capito che basta svegliarle perchè l'organismo eviti di accumulare grasso in zone a rischio.

Ciò significa evitare tutti i danni conseguenti da accumulo di grasso nelle arterie, ad esempio, come nelle coronarie, dove la sua presenza causa l'occlusione con conseguente infarto del miocardio.

La ricerca

L'esito dello studio statunitense è stato reso noto tramite la rivista scientifica American Journal of Stem Cells. Il campione su cui sono stati effettuati gli esperimenti era un gruppo di cellule staminali coltivate con lo scopo di differenziarle in tessuto adiposo. I ricercatori si sono però accorti che alcune di queste staminali non seguivano le istruzioni e che, invece di differenziarsi, rimanevano "a dormire". Le cellule ribelli mostravano la medesima espressione genetica di quelle adipose ed una volta risvegliate ricominciavano la normale attività delle staminali, differenziandosi così in grasso, tessuto osseo o cartilagineo.

Secondo il dottor Bracht lo studio dimostra che le staminali non sono proprio come crediamo che siano e ci sia ancora molto da scoprire su di esse.

Staminali e metabolismo

Il nostro organismo deve formare una determinata tipologia di cellule adipose per poter godere di una buona salute e di un metabolismo regolare. Le cellule adipose "sane" sono quelle che si posizionano subito al di sotto della pelle.

Alcuni studi riguardanti l'obesità spiegano che se viene a mancare lo spazio sottocutaneo per l'accumulo, il corpo amplifica la grandezza delle cellule adipose già formate ed inizia ad accumulare grasso in altre parti del corpo. Zone non naturalmente predisposte alla sua presenza e che potrebbero avere dei problemi, come tumori, patologie cardiache ed una numerosa serie di disturbi.

Secondo Bracht le cellule ribelli potrebbero essere proprio la riserva dell'organismo da utilizzare nel momento in cui si manifesti il bisogno di accumulare grasso, e saprebbero come farlo nelle aree giuste. Una penuria di queste cellule potrebbe determinare uno squilibrio del metabolismo, con conseguente accumulo errato del grasso corporeo.