Una dieta sana è alla base di un corretto stile di vita che include lo svolgimento di attività fisica, sufficienti ore di sonno, smettere di fumare, consumo moderato di alcol e l'allontanamento di fonti di stress. Ma se è vero che "noi siamo quello che mangiamo" non sorprendono i risultati di un recente studio dell'Università del Michingan pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Epidemiology, che ha evidenziato che le donne che invecchiano meglio sono quelle che seguono una dieta sana e corretta.
Dieta sana, invecchiamento cellulare e lunghezza dei telomeri
Una dieta sana, che quindi includa tutti i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno, non sarebbe in grado solo di donare un aspetto più radioso e disteso al nostro viso, ma agirebbe più nel profondo, a livello del DNA cellulare. Come sottolineato dall'autrice principale dello studio in questione, Cindy Leung, assistente professore di scienze nutrizionali presso l'Università del Michigan School of Public Health, seguire una dieta sana può aiutarci a mantenere cellule sane scongiurando l'insorgere di malattie croniche. Per valutare l'invecchiamento cellulare, i ricercatori hanno misurato la lunghezza dei telomeri, strutture di DNA-proteina situate alle estremità dei cromosomi, che formano una sorta di "cappuccio" protettivo e che promuovono la stabilità del DNA.
L'accorciamento dei telomeri è un fenomeno del tutto naturale, man mano che l'età avanza, ma numerosi fattori comportamentali, ambientali e psicologici possono accelerare tale processo. Telomeri più corti sono stati associati ad un aumentato rischio di malattie cardiache, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro. E' chiaro dunque che comprendere quali possano essere i fattori su cui è possibile intervenire, come la dieta, sia fondamentale, non solo per invecchiare meglio e vivere più a lungo, ma anche e soprattutto per prevenire importanti patologie.
Quale dieta scegliere per invecchiare meglio?
Le diete definibili "sane", ovvero le più complete ed equilibrate, prese in esame dalla Leung e colleghi, sono state la dieta mediterranea, la dieta DASH e altre due diete indicate dalle linee guida del U.S. Department of Agriculture and the Harvard T.H. Chan School of Public Health.
I ricercatori hanno esaminato le abitudini alimentari di quasi 5.000 adulti americani sani (uomini e donne) assegnando dei punteggi su quattro indici di qualità. Per le donne, i punteggi più alti su ciascuno degli indici erano significativamente associati a telomeri più lunghi. Sorprendentemente, indipendentemente dal tipo di dieta sana seguita dalle partecipanti donne, tutte avevano ottenuto degli ottimi punteggi. Ma il mistero di tali risultati è presto svelato, come suggerito dalla prof.ssa Leung: "Tutte e quattro le diete enfatizzano il consumo abbondante di frutta, verdura, cereali integrali e proteine vegetali e limitano il consumo di zucchero, sodio e carne rossa e lavorata". Si tratta in tutti i casi dunque di diete ricche di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, capaci di creare un ambiente biochimico favorevole per i telomeri.
Sugli uomini gli effetti positivi di una dieta sana sono stati meno evidenti
Mangiar sano fin da bambini fa certamente bene a tutti, ma un altro dato di questa ricerca risulta assai sorprendente. Sebbene anche gli uomini adottando una dieta sana abbiano beneficiato di effetti positivi, i loro risultati non sono stati statisticamente significativi. Come spiegato dalla prof.ssa Leung, non è la prima volta che da uno studio emergono tali differenze di genere. Questo perché tendenzialmente gli uomini mostrano punteggi di qualità della dieta più bassi rispetto alle donne e assumono più carni trasformate e bevande zuccherate (alimenti associati a telomeri più corti, secondo studi precedenti). Anche se questa ricerca da sola non può chiarire la misura e le modalità in cui determinati alimenti influenzino la lunghezza dei telomeri e l'invecchiamento cellulare (occorreranno ulteriori studi), per invecchiare meglio ed in salute sarà certamente utile aumentare l'assunzione di alimenti riconosciuti come protettivi quali frutta, verdura, cereali integrali, noci e ridurre quelli dannosi come carne rossa, trasformata, zucchero, sodio.