Qual è il senso dell'amichevole Italia-Haiti dell'11 giugno 2013 che sarà trasmessa in diretta tv su Rai Uno alle ore 20:30, pochi giorni prima dell'esordio in Confederations Cup?

Lo scopo principale sarà devolvere l'incasso della partita a scopo benefico. Ma sarà anche un'occasione per Prandelli di capire cosa non ha funzionato nella formazione della nazionale italiana scesa in campo contro la Repubblica Ceca il 7 giugno, partita valida per le qualificazioni ai Mondiali 2014, dove il risultato finale di 0-0 non dice tutta la verità. E' forse arrivato il momento di cambiare formazione o modulo?

Un'Italia stanca e svogliata che non ha perso solo grazie alla grande prestazione di Gigi Buffon che con tre grandi interventi ha salvato la baracca.

L'amichevole Italia-Haiti giunge forse a proposito, mettere in luce qualche altro giocatore più in forma al momento, ma soprattutto una formazione con un modulo diverso da quel 4-3-1-2 che convince sempre meno. Montolivo che nella formazione di Prandelli fa, o dovrebbe fare il trequartista, è chiaramente improponibile, lui che nel Milan gioca davanti alla difesa. Pirlo non può spostarsi al suo posto 20 metri avanti perchè non sarebbe certo il suo ruolo ormai.

Nell'evidente brutta prestazione della Nazionale italiana contro i cechi, si è vista una difesa distratta, un centrocampo che non ha fatto filtro fra attacco e difesa, un Pirlo poco ispirato con Chiellini e Abate dormienti sulle fasce, per non parlare di un apatico Balotelli poi espulso, e di un El Shaarawy che ha fatto davvero poco rispetto alle sue potenzialità.

Affrontare la Confederations Cup 2013 con una formazione e un modulo che non convincono, è davvero di pessimo auspicio. Negli esperimenti fatti da Prandelli, l'Italia con Cerci ed El Shaarawy punte esterne con il compito di rientrare, Balotelli al centro come terminale offensivo, con Montolivo, Pirlo e uno tra De Rossi e Marchisio (meglio il secondo), a formare la linea a tre di centrocampo, è sembrato più consono alla nostra nazionale.

Speriamo che nell'amichevole Italia-Haiti dell'11 giugno 2013, anche se l'avversario è di modesto valore, possa vedersi oltre a interpreti diversi, soprattutto un 4-3-3 che in fase difensiva diventi un 4-5-1 con il sacrifico degli esterni, invece di un 4-3-1-2 che prevede un trequartista di ruolo che l'Italia in realtà non ha.