Prendiamo un ragazzo di ventidue anni, magrolino, all'apparenza impacciato, capelli ricci corti e un paio d'occhialini che fanno tanto "nerd". Mettiamo che, nonostante sia nato a Miami, Florida, il cognome sveli la chiarissima origine italiana. Aggiungiamo che questo ragazzo, fin da bambino, mostri un particolare talento, assecondato, anzi coltivato dai genitori che hanno anche la possibilità economica di farlo istruire da numerosi "Grandi Maestri".

Per condire il tutto, scriviamo che da bambino vive per qualche tempo a Park Slope, Brooklin, lo stesso dove trascorse alcuni anni un certo Bobby Fischer. Qui si comincia a capire di quale talento e di quale sport stiamo parlando, ma proseguiamo. Riportare il palmares completo del ragazzo sarebbe quasi noioso, anche se in molti lo troverebbero entusiasmante, se non al limite dell'incredibile. Perché il ragazzo cresce e vince, tanto, parecchio, di torneo in torneo, scalando il ranking mondiale proprio come in una bella favola. Solo che è tutto vero.

Cambia federazione, mentre gira per il mondo, sia per vari cambi di residenza, sia per partecipare a tornei sempre più importanti; da quella americana passa alla federazione italiana, dove diventa l'indiscusso numero uno.

Perché, semplicemente, "nessuno mai tanto in alto quanto lui nella storia italiana di questo sport". Da un'intervista radiofonica concessa alla RAI sappiamo dalla sua voce che capisce molto bene l'italiano ma la lingua madre resta l'inglese. Dice che studia, anzi, dice "lavora" sei ore al giorno, tutti i giorni, ma gli piace anche andare al cinema o in bicicletta , leggere qualche libro, quando può permettersi una pausa. Questo però accade raramente, perché anche dopo aver vinto un torneo resta poco tempo per festeggiare, c'è sempre il prossimo a cui pensare. Poi si arriva a questi giorni, tra agosto e settembre 2014. Arriva la Sinquefield Cup, Saint Louis, USA, alla quale partecipano i sei giocatori più forti del mondo, tra i quali c'è anche lui.

E quello che fa supera l'incredibile: nella prima metà del torneo li batte tutti, cominciando dal campione del mondo in carica, Magnus Carlsen. Poi comincia la seconda metà e vince di nuovo, con una striscia positiva "cosmica" di sei vittorie su sei partite. Non sappiamo ancora come finirà, ma questo ragazzo, ormai osannato dai commentatori ed analisti non solo americani ma di mezzo mondo, di cui si interessano anche i giornali che di solito snobbano questo sport, ha già fatto la storia, è lui stesso storia. Il suo nome è Fabiano Caruana e il suo sport è quello delle sessantaquattro caselle, gli scacchi. Nel quale, attualmente, eccelle.