Ancora un Gran Premio d'Italia di Formula 1 (Monza, 7 settembre) senza piloti italiani, che nel "circus" mancano ormai da tanti anni. Questo Gran Premio, peraltro, è stato vinto, nella storia del mondiale di F1 (dal 1950 ai giorni nostri), solo da 3 piloti italiani e su vetture italiane: Nino Farina (nel '50) su Alfa Romeo, il mitico Alberto Ascari (nel '51 e nel '52) su Ferrari, Ludovico Scarfiotti (nel '66) anch'egli su Ferrari.
Sono 48 anni, quindi, che la bandiera a scacchi non viene sventolata all'arrivo di un pilota di casa nostra, mentre l'ultima vittoria di un'auto italiana (Ferrari) risale a quattro anni fa, quando Fernando Alonso tagliò per primo il traguardo. E dire che negli ultimi decenni i piloti di scuola italiana, pur non avendo mai vinto un mondiale (divennero vicecampioni del mondo solo Patrese, nel 1992, e Alboreto, nel 1985), erano richiestissimi dai team.
Negli anni ottanta/novanta, soprattutto, costituivano da soli quasi la metà dei drivers nelle scuderie di Formula 1: Riccardo Patrese (che ha gareggiato anche su Arrows, Brabham, Williams e Benetton) ha disputato ben 257 Gp, vincendone 6, il compianto Michele Alboreto (Tyrrell, Ferrari, Lola) di Gp ne ha disputati 215, vincendone 5.
Ma all'epoca sulle monoposto c'erano anche lo sfortunato Elio de Angelis (Shadow, Lotus e Brabham, 102 Gp e 2 vittorie), Andrea de Cesaris (214 Gp, diverse scuderie, tra le quali Alfa Romeo, McLaren, Ligier, Brabham e Sauber), Piercarlo Ghinzani (Osella, Toleman e Ligier, 111 Gp), Pierluigi Martini (Minardi, Dallara e Toleman, 124 Gp), senza dimenticare Mauro Baldi (41 Gp), Alex Caffi (77 Gp), Ivan Capelli (98 Gp), i fratelli Teo e Corrado Fabi (71 Gp il primo, 18 il secondo), Bruno Giacomelli (82 Gp), Stefano Modena (81 Gp), Nicola Larini (75 Gp), Alex Zanardi (44 Gp), Alessandro Nannini (78 Gp, 1 vittoria su Benetton prima dell'incidente che lo ha costretto al ritiro) e, più di recente, Jarno Trulli (ben 256 Gp su Minardi, Jordan, Renault, Toyota e Lotus, 1 vittoria) e Giancarlo Fisichella (231 i Gp disputati, 1 vittoria, ha gareggiato su Minardi, Jordan, Renault, Benetton, Sauber, Force India e Ferrari).
Posto che il Gp del 2014 non potrà essere vinto da un pilota italiano, resta solo la "bandiera" della Ferrari, che registra negli ultimi anni un notevole gap tecnologico rispetto alle altre scuderie, e della Toro Rosso (non ci sono più Minardi, Alfa Romeo, Osella, Benetton e Dallara). La casa di Maranello, dopo la vittoria con Scarfiotti nel '66, si è imposta con Clay Regazzoni nel '70 e nel '75, con Jody Scheckter nel '79, con Gerhard Berger nel 1988, con Michael Schumacher (ben 5 vittorie, nel '96, '98, 2000, 2003 e 2006), con Rubens Barrichello (nel 2002 e 2004) e con Fernando Alonso (2010). Va ricordato, inoltre, che la prima gara vinta da Sebastian Vettel (proprio a Monza, dove ha poi trionfato anche nel 2011 e nel 2013) è stata su un'auto italiana, la Toro Rosso, nel 2008 (l'ultima vittoria di una scuderia diversa dalla Ferrari risaliva al 1956, Stirling Moss su Maserati).