Imbarazzante sconfitta per Serena Williams alle Finals Wta in corso a Singapore. In poco più di un'ora è stata annientata da un'ottima Simona Halep. Va dato merito alla statunitense di non aver cercato scuse o alibi per una sconfitta così netta. Un problema di mancanza di concentrazione e di preparazione carente. E' incredibile pensare che oggi sia entrata in campo la stessa giocatrice che due giorni prima aveva sconfitto in due set Ana Ivanovic.

Simona Halep, dal canto suo, ha giocato un match aggressivo da fondo campo e solido al servizio, e , soprattutto, ha mostrato una forza mentale non indifferente. Mai un calo di concentrazione, a questi livelli, e contro Serena, lo avrebbe pagato a caro prezzo. Per la Williams è stato un calvario, disastrosa nei colpi da fondo campo, lenta negli spostamenti laterali e mai incisiva con il servizio il match gli è scivolato via con troppa facilità. Nell'altro incontro del gruppo rosso, la serba Ana Ivanovic ha sconfitto col punteggio di 6/1 6/3 Eugenie Bouchard.

La giovane canadese paga a caro prezzo la sua inesperienza e uno stato di forma tutt'altro che impeccabile, perde nettamente match e speranze di qualificazione alle semifinali.

Ana Ivanovic è apparsa in grande spolvero, le sue accelerazioni da fondo campo fanno male alla canadese, e neanche alcuni problemi al servizio (sbagli spesso il lancio di palla) le hanno impedito di portare a casa , agevolmente, il match. Primo set senza storia, un secco sei a uno, in cui la Bouchard ha fatto da spettatrice al dominio della più quotata tennista serba.

Nel secondo set c'è stato più equilibrio, si è lottato punto su punto, molti game finiscono ai vantaggi, e proprio qui, la maggior esperienza della tennista serba ha avuto la meglio. Più fredda nei momenti topici la tennista serba fa suo il set col punteggio di 6/3. L'ultima giornata, decisiva per il passaggio alle semifinali, vedrà la Ivanovic opposta alla "capolista" Halep ( basta conquistare un game, alla rumena, per accedere alle semifinali). Serena Williams si giocherà la qualificazione contro una Bouchard demotivata.