Nelle ultime stagioni, il mondo del ciclismo professionistico ha vissuto uno straordinario salto di qualità nelle prestazioni. In ogni corsa a tappe sono stati sbriciolati i tempi di scalata stabiliti dai campioni del recente passato, spesso con delle differenze eclatanti. Il motivo principale di questo continuo miglioramento è da ricercare soprattutto nella grande cura che viene ora posta nell'alimentazione dei corridori. In una lunga chiacchierata con Peter Attia, il campione sloveno Tadej Pogacar ha raccontato quanto si sia evoluto il modo di mangiare in un tempo relativamente breve.

Il campione sloveno ha spiegato che nei primi anni della sua carriera ha avuto spesso dei problemi intestinali dopo le corse più impegnative, una difficoltà che ora, con i nuovi prodotti che ha a disposizione, ha del tutto risolto.

Pogacar: 'Non mi dico mai che non posso mangiare del cioccolato'

Tadej Pogacar ha parlato molto dettagliatamente delle sue abitudini alimentari, sia in corsa che fuori corsa, ma anche nel periodo di bassa stagione. Il tre volte vincitore del Tour de France ha spiegato che in gara sceglie come alimentarsi a seconda della difficoltà della tappa. "Abbiamo borracce con 30 grammi di carboidrati e borracce con 60 grammi di carboidrati. Io preferisco la prima, perché con quella puoi e devi anche mangiare.

Ma nelle tappe davvero difficili scelgo quella da 60, perché poi non hai tempo ed è troppo difficile mangiare", ha dichiarato Pogacar.

Il campione della UAE Emirates ha spiegato che il grande cambiamento che ha portato a questo salto di qualità nelle prestazioni è la quantità di carboidrati che ora si possono consumare. "Cinque anni fa era davvero impossibile mangiare 120 grammi di carboidrati all'ora.

Il nostro sponsor Enervit e il nostro nutrizionista ora realizzano dei gel speciali, con le giuste proporzioni di glucosio e fruttosio. Di conseguenza non ho più problemi di stomaco, ma cinque anni fa me la facevo sempre addosso dopo una dura tappa di montagna o una classica. Ma ora non ho più problemi di stomaco nemmeno con 120 grammi di carboidrati all'ora.

Mi è servito del tempo per abituarmi" ha raccontato Tadej Pogacar.

Pogacar ha raccontato di avere un rapporto equilibrato e senza ossessioni con il cibo, concedendosi qualche strappo alla regola. "Fuori stagione penso di essere sui 69 chili, forse 70 dopo una festa, ma in quel caso si tratta di liquidi", ha scherzato il campione sloveno, che ha un peso forma di 64-65 chili. "Non mi dico mai che non posso mangiare una torta o del cioccolato, naturalmente con moderazione. Ma se ti vieti la cioccolata per sei mesi poi a un certo punto crolli", ha dichiarato Pogacar.

'Vingegaard non aveva la capacità di fare grandi numeri per tre settimane'

Tadej Pogacar ha parlato anche dell'ormai classica rivalità con Jonas Vingegaard e della sfida dell'ultimo Tour de France.

Dopo due sconfitte consecutive, lo sloveno si è ripreso la maglia gialla con una prova di superiorità assoluta. Pogacar ha ammesso che probabilmente Vingegaard è stato condizionato dall'incidente in cui è stato coinvolto al Giro dei Paesi Baschi nel mese di aprile.

"Non so esattamente come sia andato il suo recupero, perchè hanno tenuto tutto molto segreto. Penso che quando è tornato in bici abbia potuto riprendere subito ad allenarsi normalmente, ma penso che tutto questo influisca su una corsa di tre settimane. Hai la potenza per fare uno sforzo di dieci minuti, ma il tuo corpo non è abituato a farlo giorno dopo giorno. Penso che questo sia stato il caso di Jonas, aveva grandi numeri, ma non la capacità di farli per tre settimane", ha commentato Tadej Pogacar.