La vittoria di Roberta Vinci contro Serena Williams entra di diritto tra i momenti più belli ed esaltanti dello sport italiano. La statunitense, sconfitta con il punteggio di 6-2 4-6 4-6, non porterà a casa il Grande Slam (dopo aver già trionfato quest'anno all'Open d'Australia, al Roland Garros e al torneo di Wimbledon), noi italiani, invece, ci godremo una storica finale agli US Open tra le nostre Roberta Vinci e Flavia Pennetta.

La Williams aveva dominato il primo set con un secco 6-2, in appena 31 minuti, lasciando credere a tutti di essere di fronte all'ennesimo copione già scritto. Nel secondo set, però, l'italiana ha tirato fuori tutta la sua grinta e la sua determinazione riuscendo a strappare il servizio all'avversaria e a chiudere in vantaggio per 6-4, con una Serena apparsa per la prima volta nervosa. Nel terzo e ultimo set, poi, è successo quello che nessuno al mondo, neppure la stessa Vinci (come da lei dichiarato durante un simpatico siparietto con lo speaker al termine della partita), avrebbe mai pensato. L'italiana, infatti, va sotto per 2 games a 0 ma non si arrende.

Riesce a ribaltare la situazione strappando per due volte il servizio all'avversaria (ormai incredula e in totale confusione) e a vincere il match che le consente l'accesso alla sua prima finale in un singolare dello Slam.

Per comprendere a pieno il peso di questa vittoria, basta leggere alcune statistiche che mettono in risalto lo strapotere fisico della numero uno al mondo e vincitrice in carriera di 21 tornei dello Slam. Serena serve 16 aces contro uno solo dell'italiana e la velocità del suo servizio arriva fino a 203 km/h contro i 163 km/h di Roberta. Ma non basta, perché la caparbietà della Vinci, che ribatte colpo su colpo alle sassate scagliate dalla sua avversaria, induce Serena a commettere numerosi errori (40 contro 20) che sono risultati decisivi per la vittoria finale.

Le donne del Tennis azzurro ci avevano già abituato a grandi imprese soprattutto nel doppio (quante vittorie alla Fed Cup!) ma anche a livello individuale (come dimenticare il trionfo della Schiavone al Roland Garros nel 2010!). Quella della Vinci però appare ancora più straordinaria perché contro una delle più grandi tenniste di tutti i tempi, al massimo della forma e con il pubblico tutto dalla sua parte. "Adesso applaudite anche me" strilla Roberta al pubblico newyorkese dopo aver portato a casa un lunghissimo scambio, il più emozionante di tutto il match. E il pubblico l'accontenta!

Grazie Roberta, gli applausi sono tutti per te. E grazie anche a te, Flavia, perchè adesso non ci resta che sederci comodi sul divano e goderci questa finale tutta italiana a New York.