Le ultime stagioni del ciclismo professionistico sono state segnate dall'esplosione di talenti sempre più giovani e pronti a prendere il loro posto in testa al gruppo fin dalle prime corse. In un'intervista al giornale Wielerrevue, il 21enne olandese Tibor del Grosso ha lanciato l'allarme sull'esasperazione a cui sono sottoposti i ragazzi dalle categorie giovanili. In particolare Del Grosso ha raccontato che già tra gli juniores, a diciotto anni, i giovani "sono ossessionati dal misuratore di potenza e pesano il cibo".
Del Grosso: 'Io non peso ancora il cibo'
L'esternazione di Del Grosso sull'eccessivo rigore con cui molti giovani vivono il Ciclismo, e sulle possibili conseguenze di questo atteggiamento non è una novità assoluta. Finora, però, a lanciare l'allarme erano stati corridori della vecchia generazione, o giovani che avevano gettato la spugna ed erano usciti anzitempo dal mondo del ciclismo. De Grosso è invece un ragazzo di brillanti prospettive che ha firmato un lungo contratto con la Alpecin Deceuninck, la squadra di Mathieu Van der Poel, e che all'alba della sua prima stagione nel World Tour è atteso come uno dei possibili fenomeni della nuova generazione.
Il suo punto di osservazione appare quindi molto interessante, e racconta di un corridore che sta cercando di costruire la sua storia nel grande ciclismo senza perdere l'equilibrio di una vita normale.
Del Grosso ha dichiarato di essersi posto dei dubbi sulla sostenibilità dello stile di vita di molti colleghi coetanei. "Vedo ciclisti sempre più giovani intorno a me che conducono uno stile di vita super professionale. Poi mi chiedo per quanto tempo potranno continuare così. Io sono sempre stato serio, ma gli juniores di oggi pesano già il cibo, si allenano molto e sono completamente ossessionati dal ciclismo.
Sono ossessionati anche dal misuratore di potenza, per esempio. Io non avevo tutto questo a quell'età" ha raccontato Tibor Del Grosso.
Il giovane olandese ha spiegato di avere una mentalità più vicina ai corridori della vecchia generazione, quelli che si allenavano correndo nelle prime corse della stagione. "Io posso ancora progredire in termini di allenamento e non peso ancora il cibo.
Mi piace correre più che allenarmi. Ma più di tutto mi piace vincere e per questo devi allenarti seriamente. Penso che sia un peccato che non ci siano più corse di preparazione ora. Ovunque vai a correre, ci si aspetta molto da te. Questa è una differenza rispetto al passato, credo" ha dichiarato Del Grosso. aggiungendo che questo nuovo modo di interpretare il ciclismo "crea stress e pressione".
Ciclismo, il talento Tibor del Grosso
Tibor Del Grosso è uno dei neoprofessionisti più attesi del ciclismo nella stagione 2025. il 21enne olandese ha firmato un contratto con la Alpecin Deceuninck fino al 2027 ed è pronto ad esordire nel grande ciclismo del World Tour. Come il suo connazionale e capitano Mathieu Van der Poel, Del Grosso si divide tra ciclismo su strada e ciclocross.
Ha conquistato il titolo mondiale under 23 nel ciclocross e anche in questa stagione ha già vinto le tappe di Coppa del Mondo di Hulst e Zonhoven.
Su strada ha vinto il titolo nazionale under 23 ed è arrivato ottavo ai Mondiali di Zurigo. È un corridore veloce, esplosivo, che potrebbe trovare il suo terreno ideale nelle classiche.