Due tappe, due sprint e due vittorie italiane all’Abu Dhabi Tour 2015. La “Capital stage”, la seconda tappa, con un percorso tutto attorno alla città di Abu Dhabi, ha visto trionfare Elia Viviani. Il velocista veronese del Team Sky si è preso la soddisfazione di mettersi alle spalle il neo Campione del Mondo Peter Sagan, in una tappa contrassegnata dal grande caldo e da una brutta caduta che ha costretto Tom Boonen e Theo Bos al ritiro. 

Cronaca da deserto 

Anche oggi la corsa non ha offerto grandi spunti di interesse, al di là purtroppo della caduta che ha portato al ritiro di Tom Boonen.

Calma piatta e cronaca pressoché deserta, come le strade, a testimoniare di una corsa nata per interessi commerciali e non certo per la voglia della gente di farsi coinvolgere dallo spettacolo del grande Ciclismo. La tappa è stata più veloce di ieri, ma le azioni portate prima da Zurlo e Bazzana (UnitedHealthcare), Haddi (SkyDive), Belkov (Katusha), Patten (TTeam Wiggins) e Voss (Bora-Argon 18) e più avanti da Vorobyev (Katusha) e Chtioui (SkyDive), non hanno mai impensierito il gruppo. L’arrivo allo sprint non è mai stato in discussione ed infatti il finale è stato il classico volatone. Daniel Oss (BMC) ha allungato il gruppo con un tentativo all’ultimo km che ha messo tutti in fila indiana.

Bennati (Tinkoff Saxo) ha tirato lo sprint a Peter Sagan, ma alle spalle dell’iridato è spuntato irresistibile Elia Viviani (Team Sky), che l’ha passato a doppia velocità. Una bella vittoria per Viviani, ma anche la dimostrazione ulteriore che Sagan è ormai sempre più corridore completo e sempre meno velocista puro. Terzo posto per Fabio Sabatini (Etixx Quickstep). 

"Ieri la squadra aveva fatto un gran lavoro, ma all'ultimo chilometro ho perso la posizione ed è stato tutto vanificato" ha spiegato Viviani "Oggi abbiamo deciso di cambiare strategia e di lasciarmi con due corridori per lavorare nel finale. Ho dovuto fare un grande sforzo per mettermi a ruota di Sagan, poi ho deciso di aspettare ancora un po' quando lui è partito e sono riuscito a passarlo".

Dove sono Kittel e gli altri sprinter? 

Se all’inizio le volate dell’Abu Dhabi Tour dovevano essere una battaglia da Tour de France, ora si sta scoprendo una realtà ben diversa. Tra corridori ormai scarichi a fine stagione ed infortuni, in tanti non si sono praticamente mai visti. Kittel e Matthews sono tra i nomi più illustri che sono passati del tutto inosservati, così come Modolo e Lobato. Le cadute hanno invece tolto di mezzo Tom Boonen e Theo Bos. Ed oggi non si è inserito nella mischia il vincitore di ieri Andrea Guardini. Domani 10 ottobre la corsa cambierà scenario, con l’arrivo in salita di 10 km dove si spera di trovare una pattuglia di scalatori più pimpanti di quanto abbiano dimostrato di esserlo i velocisti.