Sono passati poco più di due anni da quando la carriera di Sonny Colbrelli si è interrotta nel modo più drammatico e brusco. Il campione bresciano era arrivato tra le grandi stelle del ciclismo mondiale vincendo la Parigi Roubaix, un sogno che ha rischiato di capovolgersi in una tragedia quando il corridore è stato colpito da un arresto cardiaco all’arrivo di una tappa della Volta Catalunya. Colbrelli ha ricordato quei momenti drammatici e la sua nuova vita in un’intervista a Procycling, in cui ha rivelato di aver dovuto combattere a lungo con la nuova realtà.

“Quando il medico mi ha detto che avevo un problema al cuore ho risposto: ho tagliato il traguardo, significa che posso correre di nuovo domani, giusto?” ha ricordato Colbrelli.

Colbrelli: 'Mi sentivo ancora un corridore'

Il 21 marzo 2022 Sonny Colbrelli concluse al secondo posto la prima tappa della Volta Catalunya, battuto allo sprint da Michael Matthews. Subito dopo il traguardo, il corridore bresciano fu colpito da un arresto cardiaco e solo il pronto intervento dei sanitari gli salvò la vita. La sua carriera, però, finì così, una realtà che Colbrelli ha affrontato e superato dopo un lungo periodo di difficoltà.

In un’intervista a Procycling, il vincitore della Roubaix 2021 ha raccontato di avere sentito dentro, ben radicata, l’anima del corridore anche molto tempo dopo quella drammatica giornata.

Fin dal risveglio in ospedale, il primo pensiero di Colbrelli fu per la corsa. "Quando il medico mi ha fatto capire che avevo un problema al cuore, ho detto: 'Va bene, ma sono arrivato secondo. Ho tagliato il traguardo, significa che posso correre di nuovo domani, giusto?' Il dottore scosse la testa e disse che non era possibile" ha ricordato Colbrelli.

"Nei giorni successivi i medici mi hanno spiegato la gravità della situazione. Ho capito che era una cosa seria e che il Ciclismo da quel momento in poi non sarebbe stato più lo stesso per me. Dopo il 21 marzo 2022 è cambiato tutto" ha raccontato l'ex Campione europeo, che ha passato dei momenti molto complicati per venire a patti con la situazione.

"Il periodo più difficile è stato quando mi è stato dato il permesso di pedalare di nuovo in modo tranquillo. Mi sentivo bene, ma sapevo anche che allenarsi e pedalare con l'intensità di un professionista non era più possibile. Non era più come prima, ma nella mia testa mi sentivo ancora un corridore professionista. Questo ha reso le cose difficili" ha raccontato Colbrelli, che con il tempo e l'aiuto della famiglia ha ritrovato il suo equilibrio.

"Ora vivo molto di più le mie giornate, apprezzo di più i piccoli momenti, soprattutto quelli che passo con i miei figli. Non allenandomi più ho la possibilità di passare più tempo con loro. Quando ero un corridore i miei ritmi erano diversi. Questa è la vita vera ed è importante essere felici" ha raccontato Colbrelli, che ora si sta preparando per poter diventare un Direttore Sportivo del Team Bahrain.

La carriera di Colbrelli

Classe '90, bresciano, Sonny Colbrelli è passato al ciclismo professionistico nel 2011 con la Colnago CSF, segnalandosi subito come uno dei talenti più interessanti della sua generazione. Corridore potente e veloce, ma non un velocista puro, Colbrelli ha trovato il suo terreno ideale nelle semiclassiche del ciclismo italiano, vincendo in questa prima fase della carriera corse come il Memorial Pantani, il Giro dell'Appennino, la Coppa Sabatini, la Tre Valli Varesine e la Coppa Agostoni.

Nel 2017 ha finalmente fatto il salto nel World Tour con il Team Bahrain, ed ha potuto correre con più regolarità nelle grandi classiche ed esordire al Tour de France. Con il Team Bahrain ha vinto la Freccia del Brabante, tappe alla Parigi Nizza, al Giro di Romandia e al Giro di Svizzera, fino a fare un ulteriore salto di qualità nel 2021, la sua ultima stagione completa. Colbrelli è stato uno dei principali protagonisti del ciclismo mondiale in quella magica annata, vincendo il titolo Europeo davanti ad Evenepoel e la Parigi Roubaix.