Che battaglia nella tappa di Pinerolo, la diciottesima del Giro d’Italia 2016! L’ha spuntata Matteo Trentin, sbucato negli ultimi metri alle spalle di Moser e Brambilla, che parevano sul punto di giocarsi la vittoria di giornata. Tutti e tre erano reduci da una fuga partita nelle fasi iniziali, e che il gruppo della maglia rosa aveva lasciato andare. Per gli uomini di classifica è stata una giornata senza sussulti, alla vigilia dei due tapponi di montagna che fisseranno il risultato finale.

Big fermi, lo spettacolo dalla fuga

La lunga tappa, ben 240 km, da Muggiò a Pinerolo, con la salita di Pramartino nel finale, si è ben presto divisa in due.

Nelle prime posizioni si sono distinti 24 coraggiosi attaccanti a contendersi la vittoria di tappa, mentre nel resto del gruppo sono rimasti gli uomini di classifica. Dopo pochi chilometri si è formata al comando una folta fuga, costituita da 24 corridori, in gran parte da passisti e velocisti come Modolo, Arndt, Oss, Kung, Navardauskas, il vincitore di ieri Kluge, ma anche da Trentin, Brambilla e Moser.

Il gruppo ha consentito ai fuggitivi di accumulare circa un quarto d'ora di vantaggio, e questi si sono dati battaglia per conquistare il successo, regalando un grande spettacolo. Il gruppo maglia rosa, invece, ha proseguito senza strappi, tirato da Battaglin - ottimo in versione gregario - sulla salita di Pramartino, e sollecitato solo da un abbozzo di allungo di Valverde nel muretto a 3 km dall’arrivo.

Brambilla – Moser, ma sbuca Trentin

Con la tanta fatica accumulata in queste due settimane e mezzo di corsa ed una fuga composta da pochi scalatori, l’ascesa di Pramartino ha disunito la formazione dei battistrada. Ben presto Brambilla e Moser hanno dimostrato di avere qualcosa in più, rimanendo soli al comando. I due hanno proceduto di comune accordo anche dopo lo scollinamento, quando dietro si è formato un quartetto con Arndt, Rovny, Trentin ed un sorprendente Modolo.

Il quartetto si è riavvicinato, e sul muro di San Maurizio, a 3 km dall’arrivo, Trentin ha preso il volo dopo essere rimasto per un po’ a ruota.

Nelle primissime posizioni, Brambilla e Moser si sono confrontati duramente a suon di attacchi, finché il primo ha deciso di non tirare più, in vista dell’ultimo km, contando sul recupero di Trentin.

Moser è sembrato in grado di gestire la situazione, ma agli ultimi 200 metri Trentin è sbucato e ha saltato di slancio i due avversari, andando a vincere. Un finale palpitante che ha premiato il grande collettivo della Etixx, formazione davvero forte e coesa in questo Giro d’Italia.