Dopo il "no" dei medici per correre oggi il Gran Premio di Misano, Andrea Iannone si è detto molto confuso su questa decisione. Dopo la caduta nel primo turno di prove libere, dove ha riportato la frattura della vertebra D3, il direttore medico della MotoGp, Angel Charte, ha dichiarato che Iannone avrebbe potuto correre solo con il permesso dato dal medico del circuito. Quest'ultimo, in via definitiva, ha consigliato al pilota di seguire un periodo di riposo di almeno 25 giorni, e questo lo escluderebbe anche dal prossimo Gran Premio di Aragon che si correrà il 25 settembre.

Ma Iannone vuole tornare in sella a tutti i costi.

"Sono molto deluso, è la mia gara di casa! L'ultima gara italiana con la Ducati davanti alla mia gente. Per me questo weekend era molto importante in quanto avevo molte aspettative, perché i test che abbiamo fatto prima di Silverstone, qui a Misano, erano andati molto bene". Dopo questo tira e molla di opinioni tra medici, alla fine la decisione è stata presa dal pilota: "Ho deciso io ma non al 100%, perché l'ultima opinione è quella del medico. Ieri mi ha dichiarato 'unfit', poi a Cesena hanno cambiato idea, dicendomi che ero idoneo ma che dovevo essere prima visitato". 

Iannone: "Darò il massimo per recuperare"

Sabato mattina, prima delle qualifiche della MotoGP, è arrivato il "no" dei medici, e Iannone ovviamente non l'ha presa bene: "Stamattina sono andato al medical centre, li ho salutati dicendo che ero pronto a correre, e loro mi hanno risposto di 'no', che non ero idoneo.

Non riesco a capire perché è successo tutto questo". Il medico ha dato 25 giorni di riposo, ma questo significherebbe perdere un'altra gara, e Andrea non ne vuole sapere: "Per me è importante riposare ma voglio esserci ad Aragon anche se non sarò al 100%".

Nonostante la confusione che si è venuta a creare, Iannone ci tiene a ringraziare tutto lo staff medico, in particolare il dottor Charte che lo ha supportato per tutto il weekend: "Charte è un grande uomo, mi ha supportato fin dall'inizio e ha organizzato tutto per me. Capisco che è stato difficile perché era una situazione pericolosa". Oggi, alle ore 14:00, la partenza della MotoGP.