Un pessimo esempio di sportività ha caratterizzato l'ultimo turno di basket NBA. La partita in questione, è quella andata in scena al Madison Square Garden di New York, tra Knicks e Golden State warriors, che già qualche settimana fa si era reso teatro di uno spiacevole episodio, culminato con l'arresto dell'ex giocatore Charles Oakley. Questa volta, nonostante si sia trattato di un evento dalla gravità ben più mite, abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione di quanto sia pesante il clima in casa Knicks, nei rapporti tra dirigenza, giocatori, critica e, soprattutto, tifosi.
Durante il primo tempo, infatti, è stata vietata la diffusione di musica, video e qualsiasi altro tipo di intrattenimento da parte della struttura sportiva, come segno di protesta nei confronti della società. Non che questo abbia, però, aiutato. I Warriors, infatti, portano a casa la partita, per 112 a 105. In grande spolvero e migliore in campo, è Stephen Curry, che chiude con le medie più alte tra i suoi, con 31 punti, 8 rimbalzi e 6 assist. Sul lato Knicks, si rivede Derrick Rose, con 28 punti, cui si aggiungono i 15 rimbalzi di un eccellente Kristaps Porzingis, e i 5 assist di Kyle O'Quinn.
Le altre gare della notte in NBA
Un turno decisamente movimentato, e deciso, in almeno quattro casi, quasi sul suono finale della sirena. Si comincia con Indiana Pacers e Atlanta Hawks. Il team di Indianapolis va in visita in Georgia, e vince la partita per 97 a 96. Domina ai punti Paul George, con 34 centri, seguito da Al Jefferson, con 8 rimbalzi e Jeff Teague, a 6 assist. La giocata decisiva è però di Glenn Robinson III, che mette una micidiale tripla sul finale, agguantando il sorpasso deifnitivo.
Copione pressochè identico è quello della partita di Phoenix, tra Suns e Boston Celtics. Squadre inchiodate sul 106 pari a pochi secondi dal termine, palla persa di Isaiah Thomas, recupero di Tyler Ulis e tiro da tre dalla distanza, che permette la vittoria per 109 a 106.
Migliore in gara è Eric Bledsoe, con 28 punti e 9 assist, cui Alan Williams aggiunge ben 15 rimbalzi.
Caso ancora analogo, è la partita tra Washington Wizards e i loro ospiti, gli Orlando Magic. I padroni di casa portano a casa il risultato per 115 a 114. Questa volta, il tiro decisivo è di Bojan Bogdanovic, che infila la sua tripla per il sorpasso a poco più di 40 secondi dal termine, che gli ospiti non sono riusciti ad utilizzare per capovolgere la situazione. Bene il trio Wizards, Bradley Beal, con 32 punti, Marcin Gortat, con 11 rimbalzi, e John Wall, che serve 10 assist.
Ma la vittoria più a cardiopalma è quella raggiunta dagli Utah Jazz ai danni dei Sacramento Kings. La squadra di Salt Lake city, infatti, riesce ad imporsi solo in overtime, nelle ultime frazioni di gioco prima della sirena, grazie ad un clamoroso alley-oop messo a segno da Rudy Gobert, che fissa il risultato finale sul 110 a 109.
Lo stesso Gobert recupera l'incredibile numero di 24 rimbalzi, cui Rodney Hood aggiunge 28 punti e Geroge Hill 8 assist.
Perdono gli Oklahoma City Thunder contro i Dallas Mavericks. Il team texano si impone per 104 a 89, con Seth Curry a 22 punti, Devin Harris a 7 assist, e un ottimo Dirk Nowitzki a 12 rimbalzi.
Chiude il turno, l'ennesima sconfitta dei Los Angeles Lakers, piegati in casa dai New Orleans Pelicans per 105 a 97. Al solito, i migliori sono i tre giocatori della Louisiana, ovvero Anthony Davis (31 punti), DeMarcus Cousins (15 rimbalzi) e Jrue Holiday (12 assist).