Con cinque piazzamenti nella top ten del Tour de France, Haimar Zubeldia è stato uno dei protagonisti meno celebrati ma più assidui delle grandi corse a tappe nel primo decennio del nuovo millennio. L'ex corridore basco si è ritirato dal Ciclismo nel 2017 e ora è impegnato nell'azienda di abbigliamento sportivo Etxeondo, oltre a partecipare ad alcune gare di mountain bike. In un'intervista al media spagnolo La Razon, Zubeldia ha parlato della sua nuova vita e del ciclismo attuale. L'ex corridore della Euskaltel ha incoronato Tadej Pogacar come il numero uno assoluto, ed ha spiegato che lo sloveno unisce i punti di forza di tanti campioni che ha incontrato nella sua lunga carriera.
"Se prendi qualcosa di Armstrong, Contador, gli Schleck e Cancellara, allora viene fuori un super campione che più o meno è quello che adesso è Pogacar", ha commentato Zubeldia.
Zubeldia: 'Le squadre hanno bisogno di psicologi'
Dall'alto della sua esperienza ventennale da corridore professionista, Haimar Zubeldia ha analizzato l'evoluzione che sta vivendo il ciclismo. Secondo il 47enne basco, oggi i giovani corridori hanno tutto per raggiungere il top delle prestazioni molto presto, ma che questo presenta anche il rovescio della medaglia.
"Fin da molto giovani hanno tante informazioni sugli allenamenti, sull'alimentazione, fisiologicamente maturano molto prima, ecco perché li vediamo esplodere così presto.
Ma a 23 anni non sei preparato mentalmente come a 28. Finché va tutto bene, ok, chi ha più talento va avanti. Ma per gli altri, quando vengono frenati dagli infortuni o quando le cose non vanno bene, possono sorgere più problemi psicologici. E, a parte questo, non credo che d'ora in poi vedremo delle carriere ventennali", ha commentato Haimar Zubeldia, lanciando un allarme sull'aspetto mentale di questo ciclismo così esasperato.
"Le squadre hanno bisogno di avere degli psicologi. Prendono corridori sempre più giovani, diventano subito professionisti e pensano di essere qualcuno. Devi farti spazio ed è difficile perché le richieste sono ai massimi livelli. Chi non riesce a lottare con tutto questo, ha bisogno di aiuto", ha dichiarato Zubeldia.
'Pogacar, il migliore tra quelli che ho visto'
Haimar Zubeldia ha poi parlato dei protagonisti del ciclismo di oggi e soprattutto del dominatore della scorsa stagione Tadej Pogacar. "È il migliore tra i campioni che ho visto. Non ho vissuto l'epoca di Merckx, ho visto solo dei video, ma quella di Indurain si. Era un ciclismo diverso, Indurain era il mio punto di riferimento, ma intendeva le corse in modo diverso, lasciava sempre qualcosa agli altri. Pogacar ha vinto tutto e ha ottenuto qualcosa di impressionante", ha commentato l'ex corridore basco.
Zubeldia ha fatto un curioso accostamento tra Pogacar e i protagonisti del ciclismo della sua epoca, spiegando che lo sloveno racchiude in un unico corridore tutte le abilità di campioni del tutto diversi.
"Ho condiviso la squadra con grandi corridori come Armstrong, Contador, i fratelli Schleck, Cancellara. Se prendi qualcosa di ognuno di loro e lo metti insieme allora viene fuori un super campione che è più o meno quello che è adesso Pogacar. Lui sa fare bene tutto. Ha una grande squadra, va forte a cronometro, in volata, in salita è uno dei migliori se non il migliore. Se aggiungono al percorso un tratto di pavè per lui non ci sono problemi. E fa tutto divertendosi", ha commentato Zubeldia.