Vincenzo Nibali, per la prima volta nella sua carriera, correrà il Giro delle fiandre.

L'inizio stagione di Nibali

Vincenzo nel 2018 non ha ancora potuto debuttare: era prevista la sua partecipazione alla Vuelta San Juan, ma il corridore siciliano ha dovuto rinunciarvi a causa di un problema gastrointestinale;

nella corsa a tappe argentina si sono poi messi in evidenza altri corridori italiani, in particolare Filippo Ganna, che ha concluso terzo nella classifica generale e Giacomo Nizzolo, che ha trionfato nell'ultima frazione.

A questo punto Nibali inizierà ufficialmente la sua stagione al Dubai Tour, corsa a tappe che si disputerà dal 6 al 10 febbraio.

Il Giro delle Fiandre

SuccessivamenteVincenzo debutterà quindi al Fiandre, ma certamente non con l'atteggiamento di un apprendista. Il nostro corridore ha infatti dimostrato in più occasione di non essere solo uomo da grandi corse a tappe, riuscendo a trionfare sia al Giro che al Tour che alla Vuelta, ma anche da grandi classiche, come ha saputo dimostrare ad esempio al Giro di Lombardia. In più, nella sua vittoria al Tour de France, nel 2014, un ruolo importante hanno giocato proprio le ottime prestazioni di Nibali sul pavè; quindi ci sono tutte le condizioni per vedere il corridore italiano fare bene.

La storia del ciclismo

Il Giro della Fiandre, considerato una vera e propria accademia del Ciclismo, ha visto trionfare sulle sue strade i più grandi tra i campioni. Tantissimi sono stati i belgi, padroni di casa, per i quali vincere questa corsa equivale quasi a trionfare nel Campionato del Mondo; tra questi possiamo ricordare sicuramente “Il cannibale” Merckx ma anche De Vlaeminck, Van Looy, Leman che fece tripletta, Maertens, Walter ed Eddy Planckaert, Van Hooydonck, Museeuw, e Gilbert. L'albo d'oro della corsa è poi impreziosito dai nomi di tanti grandi cacciatori di classiche provenienti da ogni parte, come ad esempio l'olandese Van der Poel, il danese Sorensen, i francesi Bobet e Durand, i tedeschi Altig e Boonen, lo svizzero Cancellara, lo slovacco Sagan.

Ci sono stati però anche degli italiani, a incominciare da Fiorenzo Magni che, per le sue tre vittorie consecutive, divenne “Il leone delle Fiandre”, per arrivare poi a Dino Zandegù, Moreno Argentin, Gianni Bugno, Michele Bartoli, Gianluca Bortolami e Andrea Tafi. A seguito di questi, nome di Vincenzo Nibali ci starebbe proprio bene.