Maxi-trade quella avvenuta nella notte tra Los Angeles Clippers e Detroit Pistons tramite la quale le due franchigie aggiungono pedine importanti per la corsa playoffs. La franchigia californiana spedisce a Detroit Blake Griffin, Willie Reed, Brice Johnson e una scelta al secondo turno ottenendo Avery Bradley, Tobias Harris, Boban Marjanovic e due scelte. Con questa mossa Detroit aggiunge elementi di esperienza ad un roster giovane mentre i Clippers continuano con il re-building liberando spazio salariale per il mercato estivo.

Crisi in casa Clippers

I problemi interni della franchigia losangelina non sono certo una novità e i risultati si vedono. Dopo aver firmato un contratto di 5 anni per una cifra pari a 173 milioni di dollari, Blake Griffin sembrava dover essere il presente e il futuro della franchigia, ma così non è stato. Le cause che hanno portato alla cessione di BG32 potrebbero però non limitarsi alla deludente stagione in corso, seppur fortemente influenzata da una continua serie di infortuni, bensì a dei problemi interni ben più gravi e che qualche mese fa spinsero la ex stella della squadra, Chris Paul, a fare le valigie.

Al centro delle polemiche è risultato essere l’ex allenatore dei Boston Celtics Doc Rivers: accusato prima da Paul e da altri membri del roster di non essere obbiettivo riguardo a suo figlio, e giocatore, Austin Rivers; a rincarare la dose arriva un ex militante dei Clippers, Matt Barnes, che dopo la notizia della trade è intervenuto sui social network prendendo le difese di Griffin e affermando che chiunque abbia mai fatto parte della squadra sapesse come il problema fosse l’Head Coach Rivers.

A riprova dell’ormai incurabile frattura tra allenatore e giocatori, Adrian Wojnarowski, insider NBA, ha annunciato l’intenzione da parte dei Clippers di mettere sul mercato anche DeAndre Jordan e Lou Williams, andando così a formare, tralasciando Austin Rivers, un roster completamente nuovo rispetto a quello dell’anno scorso e aprendo nuove possibilità per il mercato estivo.

Motor City accoglie a braccia aperte Blake Griffin

In seguito alla striscia perdente di 8 partite Detroit correre ai ripari mettendo sul mercato Avery Bradley. Reduce dalla sua miglior stagione l’ex Celtics, avendo un contratto in scadenza al fine della stagione, è stato considerato come la pedina da sacrificare nel tentativo di centrare l’ingresso alla post-season.

Con l’arrivo di Griffin e Reed, Detroit rafforza il suo reparto lunghi portando esperienza in una squadra ancora molto giovane. I Pistons attualmente occupano la nona posizione a Est ed hanno 2 gare e mezzo di distacco dai Philadelphia 76ers in ottava posizione. Riuscendo a entrare nel sistema di gioco di Van Gundy, Griffin potrebbe essere il giocatore che mancava a Detroit per diventare una squadra competitiva e tornare a essere una contender dopo gli ultimi anni di relativo anonimato.

La deadline per il mercato NBA è fissata per il weekend dell’All Star Game 2018 che avrà luogo allo Staples Center dal 16 al 18 febbraio. In questo lasso di tempo aspettiamoci grandi colpi di scena in attesa dell’inizio di quello che è, per ogni appassionato di basket, il momento più atteso dell’anno: i Playoffs NBA 2018.