Il confronto di sabato scorso (era la notte tra sabato e domenica in Italia) tra Canelo Alvarez e Gennadij Golovkin era stato definito il match dell'anno. Probabilmente ha segnato la sorpresa dell'anno, con il messicano che ha strappato le tre cinture iridate dei pesi medi al campione kazako, infliggendogli la prima sconfitta della carriera. Inutile dire il verdetto è stato contestato, un pari sarebbe sembrato più idoneo a rispecchiare il combattimento, una vittoria di misura di GGG non avrebbe fatto urlare allo scandalo.

Non siamo d'accordo, invece, con il successo di Canelo al cui merito, però, va attribuito di aver disputato probabilmente il miglior match della carriera. La risonanza mediatica di Canelo vs GGG, però, potrebbe essere presto superara da due combattimenti: il primo è quello che potrebbe vedere di fronte il campione mondiale dei pesi massimi versione WBC, Deontay Wilder e l'ex campione Tyson Fury, entrambi imbattuti, match ancora virtuale. Ma l'eco del bis tra Floyd Mayweather e Manny Pacquiao li batte tutti e non è nemmeno una trovata pubblicitaria dell'incorregibile 'Money' Mayweather che, davvero, non accetta di essere messo all'angolo e non al centro dell'attenzione.

Se la sua intenzione di tornare sul ring dopo quella sorta di 'esibizione' contro Conor McGregor è autentica, l'intramontabile senatore filippino ha colto la palla al balzo ed ha accettato la sfida. Eloquente la sua risposta su Twitter: '50-1' accando al tag #NoExcuses. Allude al record immacolato di Mayweather al quale vorrebbe aggiungere la prima sconfitta. Secondo le indiscrezioni, le parti sarebbero già al lavoro per organizzare il match a dicembre.

La nuova sfida di 'Money'

Era stato lo statunitense a lanciare la sfida lo scorso week-end. "Torno sul ring ed affronto Pacquiao entro la fine dell'anno" ha scritto 'Money' sul suo profilo Istangram. L'effetto di questo annuncio è stato talmente prepotente che ha quasi offuscato l'imminente match tra Alvarez e Golovkin che si sarebbe combattuto poche ore dopo.

Si tratta a tutti gli effetti di una rivincita: il primo match, valido per tre corone mondiali dei pesi welter si era disputato a Las Vegas il 2 maggio del 2015. Era stato definito 'il match del secolo', ma nella boxe è una definzione piuttosto abusata se consideriamo inoltre che quel combattimento fu tutto, tranne che avvincente e spettacolare. Troppo difensivo nella circostanza lo stile di Mayweather, troppo inefficace quello di Pacquiao, anche se dopo si scoprirà che il fuoriclasse filippino aveva subito un infortunio alla spalla destra ed il dolore si era riacutizzato nel corso delle riprese. Vinse Floyd Mayweather ai punti per decisione unanime, in netto vantaggio nei cartellini di tutti i giudici.

Manny, l'uomo dalle mille resurrezioni

Il suo nome di battaglia sul ring è 'Pac Man', ma Pacquiao è più simile all'immortale di Highlander. La stessa sera della sconfitta con Mayweather era stato dato per finito, ma i suoi funerali pugilistici anticipati erano stati celebrati anche nel 2012 dopo aver perso il titolo dei pesi welter al cospetto di Timothy Bradley ed essere stato messo K.O pochi mesi dopo da Juan Manuel Marquez. 'Pac Man Highlander' è ovviamente risorto, si è ripreso il titolo nel 2013 battendo Brandon Rios e si è preso anche la rivincita su Bradley, sconfitto ai punti nell'aprile del 2014. Alla sconfitta con Mayweather è invece seguito il suo terzo combattimento con Bradley, vinto ancora i punti con verdetto unanime, la riconquista del titolo nel 2016 contro Jessie Vargas, perso però meno di un anno dopo in Australia contro Jeff Horn.

Pacquiao finito? Nemmeno per idea: lo scorso luglio è diventato il nuovo campione del mondo dei pesi welter versione WBA battendo per KO tecnico Lucas Martin Matthysse. Si tratta della nona cintura iridata conquistata in carriera in otto diverse categorie di peso: il suo personale è di 69 match da professionista con 60 vittorie di cui 39 prima del limite, 7 sconfitte e 2 pari. Mayweather è invece imbattuto, un percorso netto di 50 vittorie di cui 27 per K.O. ed otto titoli iridati conquistati in cinque categorie di peso.