In una giornata segnata dalla pioggia a rendere ancora più difficile e selettivo il percorso già duro del Giro dell’Emilia, Alessandro De Marchi ha fatto valere il suo coraggio e la sua determinazione per centrare un successo inatteso. Il corridore friulano ha attaccato nel secondo dei cinque passaggi sull’erta del San Luca, riprendendo e poi staccando i fuggitivi della prima ora.

La selezione che si è creata ben presto anche a causa del maltempo ha rallentato la rincorsa, con i big che non sono riusciti poi a piazzare quelle fiammate che erano attese nel finale. De Marchi ha così difeso qualche decina di metri di vantaggio su Uran andando a conquistare la prima corsa in linea della sua carriera.

Giro dell’Emilia, otto in fuga

Con i cinque passaggi sull’erta suggestiva e durissima del San Luca e tanti campioni al via, tra cui Nibali, Pinot e Bardet, il Giro dell’Emilia prometteva un grande spettacolo. Il maltempo, con tanta pioggia nella seconda parte di corsa, ha reso ancora più impegnativa la giornata, rendendo questo Giro dell’Emilia una prova di resistenza più che di attacchi e scatti.

Dopo pochi chilometri si è formata al comando la classica fuga da lontano con otto corridori: Alberto Bettiol (BMC), Ben Swift (UAE Emirates), Robert Power (Michelton Scott), Scott Davies (Team Dimension Data), Niklas Eg (Trek - Segafredo), Umberto Orsini (Bardiani - Csf), Nicola Bagioli (Nippo - Vini Fantini) e Viesturs Luksevics (Amore & Vita - Prodir).

Il gruppo è rimasto tranquillo a lungo per poi dare una poderosa accelerata all’ingresso del circuito finale con le cinque scalate alla salita del San Luca e rimettere nel mirino i fuggitivi. La Groupama di Pinot ha accelerato il ritmo nel primo passaggio in salita, ma l’azione dei francesi è rimasta isolata e la corsa ha perso il controllo delle squadre dei favoriti aprendo a diversi attacchi.

Il primo a provarci è stato Mohoric (Team Bahrain Merida), che ha dato spettacolo nelle discese dal San Luca, e nel secondo giro la corsa ha già vissuto il momento decisivo. Dal gruppo sono partiti diversi attaccanti, tra cui Alessandro De Marchi (BMC), Diego Rosa (Team Sky) e Alexandre Geniez (AG2R). De Marchi ha dimostrato di avere più energie e decisione degli altri, superando tutti i fuggitivi della prima ora e isolandosi al comando.

De Marchi, impresa sotto la pioggia

Con il passare dei chilometri la pioggia è aumentata di intensità, facendo selezione in gruppo insieme ai passaggi ripetuti sulle rampe del San Luca. Nessuna squadra così ha trovato le forze e il coraggio per aumentare l’andatura, lasciando a De Marchi un vantaggio che ha superato il minuto.

Nell’ultimo giro Brambilla (Trek Segafredo) ha attaccato in discesa insieme al solito Mohoric, ma ha avuto la sfortuna di forare all’imbocco della salita finale, quando aveva poco più di venti secondi da De Marchi. Il gruppo ha rimontato sul friulano sull’ascesa conclusiva, ma non ci sono state le attese fiammate di Pinot e Bardet. Il Team Bahrain si è fatto vedere davanti con Pozzovivo e Nibali, ma entrambi sono poi andati in difficoltà nel finale, lasciando il campo agli scatti di Woods e Uran (Education First), con Teuns (BMC) in posizione di stopper. Uran è riuscito a fare una piccola differenza, ma non a riaprire i giochi per la vittoria. De Marchi ha difeso 6’’ sullo scalatore colombiano, andando così a conquistare la prima gara in linea della sua carriera. Teuns ha completato il podio, con Woods e Pinot subito dietro.