Si avvicina in maniera forse decisiva la vittoria finale alla Vuelta Espana per Simon Yates. Nella tappa con arrivo ad Andorra, la terzultima della corsa, lo scalatore britannico ha dato una spallata ad Alejandro Valverde, l’unico che sembrava ancora in grado di poterlo insidiare. La Movistar ha aperto le ostilità con un attacco di Quintana, ma Yates ha rilanciato con personalità e brillantezza mettendo alle corde Valverde. La tappa è andata a Thibaut Pinot, che tra alti e bassi ha centrato due delle frazioni più prestigiose di questa Vuelta.

Vuelta, la Movistar ci prova

La terzultima tappa della Vuelta Espana proponeva l’arrivo in salita ai 2000 metri di Andorra Naturlandia dopo un percorso in gran parte pianeggiante. La Movistar ha interpretato la corsa con coraggio, cercando di rimettere in discussione la classifica generale comandata da Simon Yates. La squadra di Valverde e Quintana ha tirato il gruppo per gran parte della tappa, favorendo anche un frazionamento in un tratto battuto dal vento. Yates si è fatto trovare un po’ indietro, ma la situazione si è presto ricomposta.

La corsa è andata via a ritmi altissimi, con una serie di attacchi che si sono susseguiti nelle fasi iniziali e centrali finché sono riusciti ad evadere Benjamin Thomas, Tom Van Asbroeck e Jonathan Castroviejo. Il gruppo però non ha lasciato spazio, complice l’atteggiamento aggressivo della Movistar, e all’inizio della salita finale di 17 km la fuga è stata annullata.

Valverde cede, Yates allunga

I Movistar hanno continuato il loro lavoro nella prima parte della salita finale di Andorra, preparando l’attacco di Nairo Quintana, ormai chiaramente relegato al ruolo di numero due del team. Il colombiano è partito a 13 km dall’arrivo con lo scopo di mettere in difficoltà la squadra di Simon Yates, ma la strategia bellicosa del team spagnolo si è scontrata con la debolezza dei sui leader.

Quintana è stato seguito da Kruijswijk e poi raggiunto anche da un brillante Thibaut Pinot. Ma la scossa alla corsa l’ha data imprevedibilmente Simon Yates in persona a 10 km dall’arrivo. Invece di utilizzare il gemello Adam, ancora presente nel gruppetto dei migliori, la maglia rossa ha piazzato un cambio di ritmo violentissimo rientrando in poche pedalate sui primi tre. Quintana allora si è fatto da parte per fermarsi ad aiutare Valverde, ma ha avuto anche la sfortuna di essere attardato da una foratura.

Davanti Yates ha pedalato da padrone, trovando anche un po’ di collaborazione da Pinot, mentre Kruijswijk è rimasto staccato.

Il finale è stato durissimo per Valverde, in grande difficoltà probabilmente anche a causa della quota, uno dei suoi punti deboli. Lo spagnolo non ha saputo reagire agli attacchi di Mas, Lopez e di un redivivo Uran, vedendo svanire quasi tutte le chance di conquistare la sua seconda Vuelta.

Yates ha spinto a fondo nel finale, come mai in queste quasi tre settimane di corsa in cui era rimasto abbastanza guardingo. Il britannico ha poi lasciato spazio a Pinot che è andato firmare la sua seconda vittoria di tappa dopo quella ai Laghi di Covadonga. Kruijswuik ha perso 13’’, il gruppetto con Mas, Uran, Lopez è arrivato a 52’’, Valverde a 1’12’’, Quintana a 1’49’’.

Con questo risultato Simon Yates ha allungato in maniera importante in classifica generale: Valverde lo segue ora a 1’38’’, con Kruijswijk che è risalito sul podio provvisorio a 1’58’’, scavalcando Mas e Lopez.

Domani la Vuelta offrirà l’ultima occasione per muovere la classifica prima del gran finale di Madrid. In programma c’è una tappa breve, neanche 100 km, ma con ben sei salite e l’arrivo in quota a Coll de la Gallina.