Il Piemonte si conferma sempre più al centro del grande ciclismo. Dopo le tante tappe del Giro d'Italia vissute sulle sue strade negli ultimi anni, il Tour de France della scorsa estate e la conclusione del Tour de l'Avenir, nel 2025 arriverà l'occasione di ospitare la Vuelta Espana. La corsa a tappe spagnola ha presentato ufficialmente la sua partenza, confermando le voci che si rincorrevano da tempo nell'ambiente del Ciclismo. Le prime tre tappe si correranno interamente in Italia, con il via fissato alla Reggia di Venaria Reale per sabato 23 agosto.

La corsa salirà poi subito a Limone Piemonte, prima di offrire un'altra occasione agli sprinter e spostarsi in Francia.

Vuelta Espana, sfida tra velocisti per la prima maglia rossa

Sarà la prima volta che la Vuelta Espana scatterà dall'Italia. La corsa spagnola ha resistito a lungo al richiamo delle partenze dall'estero, progetti invece ben più consolidati al Giro e al Tour. La Vuelta è scattata per la prima volta al di fuori dei confini nazionali nel 1997, quando il via fu a Lisbona.

Si trattò di un progetto un po' estemporaneo, tanto che nei vent'anni a seguire solo nel 2009 si tornò a partire dall'estero, con il via di Assen, in Olanda.

La Vuelta è poi partita dalla Francia, da Nimes, nel 2017, e nuovamente dall'Olanda, Utrecht, nel 2022. Quest'anno la corsa ha preso il via da Lisbona e nel 2025 l'onore toccherà all'Italia.

Il Piemonte ha promosso questa iniziativa e ospiterà tutte e tre le tappe italiane della Vuelta.

Il percorso è stato presentato ufficialmente e prevede due tappe per velocisti e un arrivo in salita a Limone Piemonte. Si partirà sabato 23 agosto con la Torino Reggia di Venaria Reale - Novara, tappa pianeggiante di 183 km. Il percorso presenta una sola e facile salita, Bienca Tomalino, molto lontana dal traguardo.

Gli sprinter avranno così l'opportunità di contendersi la prima maglia rossa.

Domenica 24 agosto lo scenario cambierà completamente. La seconda tappa porta infatti da Alba a Limone Piemonte, con l'arrivo posto a 1381 metri di quota. Il percorso è veloce fino all'imbocco della salita conclusiva, che presenta comunque pendenze pedalabili, sul 5% di media.

La terza ed ultima tappa italiana è la San Maurizio Canavese - Ceres di 134 km. Il percorso è ondulato e gli ultimi chilometri sono in falsopiano, ma non sembra un tracciato in grado di fare selezione. Infine, martedì 26 agosto, la Vuelta Espana ripartirà da Susa per attraversare subito il confine con la Francia.

Due crono e l'arrivo sull'Angliru

Per conoscere il resto del percorso della Vuelta Espana 2025 bisognerà attendere il 19 dicembre, il giorno della presentazione ufficiale. Il giornale AS ha però fornito alcune anticipazioni interessanti sul disegno della corsa, che festeggerà la sua edizione numero 80.

Il percorso dovrebbe proporre due tappe a cronometro e una decina di arrivi in salita. Tra questi ci saranno anche due cime mitiche, come La Farrapona e soprattutto l'Angliru.

Quest'ultima, nelle Asturie, è una delle salite più dure che siano mai state affrontate in una grande corsa a tappe e certamente la più iconica della Vuelta Espana.

E' stata inserita per la prima volta nel percorso nel 1999, quando a vincere fu Josè Maria Jimenez. Qui hanno poi vinto grandi scalatori come Gilberto Simoni, Roberto Heras e Alberto Contador, che sull'Angliru conquistò l'ultima vittoria della carriera, nel 2017.