Con il Tour Down Under anche Peter Sagan ha dato il via alla sua stagione 2019. Il fuoriclasse slovacco ha debuttato oggi ufficialmente nella prima tappa della corsa australiana dopo aver partecipato al Criterium Down Under Classic di domenica scorsa, in cui era arrivato secondo. Oggi Sagan non ha brillato, concludendo all’ottavo posto nella volata conquistata da Elia Viviani a Port Adelaide.
Ma oltre che per le prestazioni e i risultati, sul campione della Bora si sta accendendo un crescente interesse per le scelte tecniche non convenzionali che ha operato per queste prime uscite stagionali.
Sagan: ‘Questo è solo l’inizio’
L’avvio del Tour Down Under, prima corsa del calendario mondiale del Ciclismo, ha trovato un Peter Sagan non ancora brillantissimo, come lo stesso campione slovacco aveva preventivato alla vigilia. Oggi nella prima tappa Sagan ha concluso solo all’ottavo posto, senza dare quell’impressione di potenza ed esplosività solita. Il vincitore dell’ultima Parigi Roubaix ha preso con serenità questo primo risultato stagionale non esaltante, dando già l’appuntamento per le prossime giornate.
“La prima tappa ufficiale del Tour Down Under della stagione 2019 è stata veloce e tutto si è concluso con una volata piuttosto frenetica” ha spiegato Sagan al termine della corsa. “Il mio risultato non è stato il migliore a cui aspiravamo, ma come ho detto questo è solo l’inizio di una stagione lunghissima, mi sento in forma ed abbiamo altre tappe da affrontare” ha concluso il tre volte iridato.
Tubeless, dischi e alluminio
Se i risultati e le prestazioni di Peter Sagan non hanno ancora conquistato le attenzioni del pubblico, così non si può dire delle scelte tecniche che il campione, la squadra e i fornitori hanno effettuato per questa corsa di debutto. Già alla vigilia del Criterium Down Under Classic aveva destato un certo scalpore la presentazione della bicicletta di Sagan, una Specialized Allez Sprint Disc 2019.
Si tratta di una bici con telaio in alluminio, un materiale accantonato ormai da molti anni nelle corse professionistiche.
Sagan ha usato la bici anche nella prima tappa del Tour Down Under, usando anche i freni a disco e le coperture tubeless. Questi ultimi sono copertoni che non hanno la camera d’aria interna, si montano su cerchi dedicati e si gonfiano a pressioni minori rispetto ai classici tubolari o copertoncini. Sagan sta usando un tubeless S-Works Turbo RapidAir della Specialized, il suo sponsor tecnico. Per ora l’uso di queste coperture nel ciclismo professionistico è stato trascurabile, ma adesso sembra che possano offrire dei vantaggi interessanti, come una migliore scorrevolezza grazie all’annullamento degli attriti interni non essendo più presente la camera d’aria.
Dietro a questa scelta tecnica di Sagan potrebbe esserci la volontà di testare in una situazione di gara un prodotto che poi potrebbe essergli utile nel prosieguo della stagione ed in determinate situazioni, per esempio sul pavè, ma anche più semplicemente la voglia dei suoi partner tecnici di ravvivare il mercato e spingere i cicloamatori a comprare dei nuovi prodotti.