Giulio Pellizzari è pronto a spiccare il volo verso il grande ciclismo del World Tour. A 21 anni, lo scalatore lanciato dalla VF Group Bardiani CSF Faizanè, ha accettato la ricca proposta arrivata da uno degli squadroni della massima serie del Ciclismo, la RedBull Bora-hansgrohe. Il team tedesco ha visto in Pellizzari le doti del grande scalatore e del potenziale uomo da grandi giri e inizierà con lui un percorso di crescita che potrebbe portarlo ai vertici del ciclismo. Intanto, in questo primo anno del contratto triennale che lega il corridore alla squadra di Ralph Denk, Pellizzari si farà le ossa seguendo un calendario di alto profilo, ma con un ruolo in cui potrà imparare senza avere troppe responsabilità.
Il giovane marchigiano non correrà il Giro d'Italia, ma tante corse a tappe del World Tour facendo da gregario a Primoz Roglic e agli altri leader della squadra.
Pellizzari: 'Devo scoprire dove mi trovo'
Parlando a Eurosport, Giulio Pellizzari ha raccontato di aver già un programma di corse ben definito per questa sua prima stagione nel World Tour e in maglia RedBull Bora-hansgrohe. Lo scalatore marchigiano debutterà molto presto, nella Challenge Maiorca di fine gennaio. Tra febbraio e giugno, Pellizzati correrà ben cinque gare a tappe del World Tour: UAe Tour, Volta Catalunya, Volta Paesi Baschi, Giro di Romandia e Giro di Svizzera.
Nel suo programma non ci sarà invece il Giro d'Italia, la corsa in cui fu grande protagonista nella scorsa edizione.
"Sono riserva per il Giro, quindi probabilmente non ci sarò", ha dichiarato Pellizzari, che invece è stato inserito nella formazione titolare della RedBull che parteciperà alla Vuelta Espana.
Pellizzari ha spiegato che questa stagione sarà dedicata soprattutto all'apprendimento, con un ruolo d'appoggio nelle tante corse a tappe a cui parteciperà.
"Correrò spesso al servizio degli altri, ad esempio alla Volta Catalunya dove Roglic sarà il leader. Sarà importante vedere come lavorerà la squadra. In alcune corse, poi, potrei avere l'opportunità di giocarmi le mie carte, ma rimane il mio primo anno. Devo scoprire dove mi trovo a questo livello" ha dichiarato il 21enne marchigiano.
'Qui tutto è più organizzato'
Il poco spazio personale che potrebbe avere è il rovescio della medaglia del salto in un top team del ciclismo World Tour. D'altro canto, Pellizzari ha già toccato con mano quanto la forza economica e strutturale della RedBull potrebbe permettergli di crescere. Già in queste prime giornate di lavoro nel ritiro spagnolo, lo scalatore marchigiano ha preso confidenza con la nuova dimensione del ciclismo World Tour. "In Red Bull il metodo di lavoro è diverso, tutto è più organizzato, tutto è strutturato al 100%. È un grande passo, questo è il mio primo ritiro, vedremo come andrà durante le corse" ha dichiarato Pellizzari.
Classe 2003, di San Severino Marche, Giulio Pellizzari è una delle più concrete speranze del ciclismo italiano per le corse a tappe.
Nei suoi primi due anni da professionista ha messo in mostra una naturale predisposizione alle lunghe salite, un talento da scalatore e da potenziale uomo da grandi giri tutto da sviluppare. Al Giro d'Italia ha brillato in diverse tappe, andando spesso in fuga e arrivando secondo a Monte Pana.