La stagione 2019 di Formula 1 avrà, tra i suoi motivi d'interesse, l'esordio del giovane Charles Leclerc alla guida della Ferrari. Il 21enne monegasco, dopo aver affrontato il suo primo anno nella massima disciplina motoristica a bordo dell'Alfa Romeo-Sauber con ottimi risultati, si appresta ora a guidare per un team blasonato che punta alla vittoria ad ogni Gran Premio come quello di Maranello e, inevitabilmente, dovrà imparare a gestire attese e pressioni completamente differenti.

Inoltre non bisogna dimenticare che avrà come compagno di squadra un quattro volte campione del mondo, Sebastian Vettel, che punta a conquistare il suo primo mondiale in Ferrari, detronizzando finalmente Lewis Hamilton e la Mercedes. Su Leclerc si è espresso un addetto ai lavori che lo conosce molto bene, Nicolas Todt, manager del pilota di Montecarlo che, in un'intervista al Corriere dello Sport, ha manifestato un certo ottimismo sulla carriera e sul futuro del suo assistito a Maranello.

Innanzitutto, il procuratore sportivo francese ha ricordato che mai come quest'anno Charles Leclerc dovrà vivere la sua prima stagione in Ferrari con l'obiettivo di imparare e di accumulare esperienza, ottenendo al contempo anche dei risultati positivi.

Sul confronto con Vettel, il figlio di Jean Todt ha fatto chiaramente capire che il driver di Montecarlo non dovrà avere alcuna fretta, avendo alle spalle appena 21 Gran Premi in Formula 1 rispetto al ben più titolato dirimpettaio che ha già accumulato circa 200 gare e soprattutto quattro titoli mondiali.

Nicolas Todt sicuro: Leclerc destinato a diventare campione del mondo

Dopo aver chiarito quello che dovrà essere il ruolo di Charles Leclerc alla sua prima esperienza in Ferrari, guardando al futuro Nicolas Todt ha decisamente alzato l'asticella, dicendo che finora il ragazzo non è mai riuscito a salire sul podio perché non aveva una vettura abbastanza competitiva da consentirglielo, aggiungendo che, invece, quando potrà contare su una monoposto vincente: "Sarà campione del mondo nel giro di qualche anno".

Tuttavia, adesso è il caso di concentrarsi su quanto accadrà da qui a qualche mese, quando l'ex Alfa Romeo-Sauber dovrà imparare a gestire la pressione di essere un pilota della "rossa" di Maranello. A tal proposito, il manager transalpino ha affermato che il pilota 21enne non dovrà essere impaziente e che dovrà diventare bravo a "gestire la delusione della sconfitta", essendo dotato di una personalità che gli consente di porsi obiettivi sempre di alto livello.

Dopo aver fatto i complimenti alla Ferrari che dopo alcuni anni ha deciso di investire sui giovani, permettendo non solo a Leclerc di diventare pilota titolare del "cavallino rampante", ma anche a Giovinazzi di approdare in Alfa Romeo da quest'anno, il figlio del presidente della Fia si è soffermato anche su Mick Schumacher.

Definendosi "amico" del figlio d'arte, il procuratore transalpino ha rivelato di aver fatto la sua parte nell'approdo del 19enne tedesco alla Ferrari Driver Academy.

Infine ha affermato che un eventuale passaggio di Mick Schumacher in Formula 1 sarebbe "straordinario" non solo per la sua famiglia, ma anche per i tifosi e per tutto il mondo dello sport. Ad ogni modo, Nicolas Todt ha anche sottolineato che, trattandosi del figlio del leggendario Michael Schumacher, le attese intorno a lui vengono amplificate, ma nonostante ciò il ragazzo dev'essere sempre consapevole che: "Il nome non rende veloce e lui il suo futuro dovrà costruirselo".