Il ritorno sul ring di Tyson Fury, come noto da qualche settimana, sarà a Las Vegas il prossimo 15 giugno. L'avversario è un giovane peso massimo tedesco imbattuto, campione intercontinentale WBO: Tom Schwarz. Senza nulla togliere al 24enne pugile originario della Sassonia con un curriculm di tutto rispetto (24 vittorie in altrettanti match e 16 k.o), si tratta comunque di un personaggio assolutamente sconosciuto al pubblico statunitense.
Se pertanto l'intenzione di Bob Arum, nuovo co-manager di Fury, è quella di promuovere ulteriormente l'immagine del britannico negli States, la strada si preannuncia in salita. Almeno questo è il pensiero di Deontay Wilder che ha ancora il dente avvelenato nei confronti di Fury: non tanto per il combattimento dello scorso 1 dicembre per il titolo WBC terminato in parità, quanto per un rematch che sembrava scontato e che, al contrario, a causa delle nuove partnership commerciali del 'Gypsy King', è saltato e rinviato a data da destinarsi. E se proprio vogliamo dirla tutta, non è nemmeno così scontato che si faccia, alla fine il detentore della cintura è Wilder che non riesce davvero a perdonare il suo avversario di avergli negato il bis, costringendolo ad una difesa contro Dominic Breazeale che lui stesso ha definito 'poco stimolante'.
"Queste difese obbligatorie sono come mosche che ronzano attorno al mio naso", ha dichiarato il Bronze Bomber in occcasione della presentazione del match con Breazeale.
'Fury rovinerà la sua immagine in America'
Deontay Wilder difenderà il titolo dall'assalto di Breazeale il prossimo 18 maggio, al Barclays Center di Brooklyn, ma come già detto è ancora amareggiato per il mancato rematch con Fury e contesta la scelta del rivale di affrontare un pugile sconosciuto al pubblico americano. Scelta che, a suo modo di vedere, gli si ritorcerà contro. "Subirà la reazione negativa della gente - dice il campione dei pesi massimi versione WBC in un'intervista riportata dal Daily Star - perché se dici che vuoi combattere contro i migliori, allora dopo un combattimento dal verdetto controverso come il nostro corri a fare il rematch.
Queste cose non piacciono al pubblico americano - aggiunge - e Tyson Fury non ha uno stile che esalta la gente, nessuno vuol vederlo combattere da solo in un match noioso. Le persone vogliono vedere i grandi combattimenti, se mi sta evitando e non vuole fare il rematch allora rovinerà la sua immagine in America. Non funzionerà evitare il rematch e prendere un ragazzo di cui nessuno ha mai sentito parlare, spero sia consapevole che sta perdendo tutto ciò che aveva guadagnato nel nostro combattimento. Per lui sarà un brusco risveglio". Ma il rematch si farà ancora? Questo è ciò che i tifosi si chiedono. "Se non gli darò più quest'occasione nella sua vita è un problema suo", dice Wilder.
'Joshua? Se davvero volessero combattere sarebbe già accaduto'
Negli ultimi mesi, Wilder ha rifiutato un contratto con DAZN che poteva aprire la strada, in futuro, al match di riunificazione per il titolo dei pesi massimi contro Anthony Joshua. Il campione WBC ha preferito rispettare il contratto con Showtime. "Il combattimento con Joshua ci sarà, ma non so se accadrà il prossimo anno. Loro dicono di volerlo nel 2020, se davvero lo avessero voluto sarebbe già accaduto".