Il giorno dopo avrebbe compiuto 46 anni, ma un drammatico volo lo portò via per sempre, esattamente 50 anni fa. Era a bordo di un Cessna 172, un velivolo privato decollato da Des Moines e condotto in condizione atmosferiche pessime. Il piccolo aereo precipitò a Newton nello Iowa, nello schianto morirono il pilota ed il passeggero, quest'ultimo era l'ex campione mondiale dei pesi massimi, Rocky Marciano.
Da quel triste giorno è trascorso mezzo secolo e Marciano, dopo essere stato un invincibile, l'unico invincibile della storia dei pesi massimi, è diventato immortale perché il suo mito resiste nel tempo, icona della boxe, del sacrificio e del coraggio.
Un record unico della storia dei pesi massimi
Ci sono stati tanti grandi pugili nella storia della boxe, tra i pesi massimi Marciano non brillava per tecnica ed abilità. Basso per la categoria e piuttosto tarchiato, decisamente grezzo e con un allungo inferiore a chiunque nella storia del campionato del mondo dei massimi (170 cm). La boxe, però, è fatta anche di altre componenti, sul ring vanno due uomini e, sovente, a risultare decisivi sono la rabbia ed il coraggio.
Marciano incarnava gli 'occhi della tigre', resi celebri e cinematografici da Sylvester Stallone nella saga pugilistica più famosa di sempre ed il cui protagonista è chiaramente ispirato al 'bombardiere di Brockton': ha lo stesso nome, è di origine italiana, è un peso massimo non eccelso dal punto di vista tecnico, ma dotato di un grande coraggio. Uno che non molla mai e che possiede il colpo da k.o nel suo bagaglio. Era il destro nel caso di Marciano, il sinistro per Rocky Balboa-Stallone, unica differenza tra i due. Dalla finzione alla realtà, Marciano detiene ancora oggi il record di imbattibilità tra i pesi massimi, quello di 49 match tutti vinti di cui 43 prima del limite. E se aveva certamente dei difetti, pugilisticamente parlando, lui li compensava con una straordinaria aggressività, con una tenuta fisica fuori dal comune e con un destro devastante: basti pensare che dei 43 k.o ottenuti ben 20, dunque quasi la metà, sono arrivati entro le prime tre riprese.
La carriera
Nato a Brockton l'1 settembre del 1923, Rocco Francis Marchegiano era figlio di due emigrati italiani che avevano lasciato il Bel Paese nei primi anni del XX secolo. Si avvicina alla boxe a 24 anni, lo zio Mike che ne ha notato il fisico ed anche il potente destro gli procura un manager. Nel 1947 Allie Colombo gli organizza il suo primo match da professionista in cui stende al terzo round Lee Epperson. In quella circostanza decide di cambiare il suo nome in Rocky Marciano, sicuramente più orecchiabile e più facilmente pronunciabile per gli americani. La sua carriera prosegue con una striscia impressionante di successi prima del limite, sono 16 fino al 18 luglio del 1949 quando il canadese Don Mogard gli resiste per dieci riprese con Marciano che vince ai punti con verdetto unanime.
Il titolo mondiale arriverà il 23 settembre del 1952 a Filadelfia, quando sconfiggerà per k.o alla tredicesima ripresa Jersey Joe Walcott: sulla carta era un match impari, contro un pugile completo e tecnicamente dotato, Rocky 'assaggia' anche il tappeto ma si rialza, fino al momento in cui stende il suo avversario con una potente combinazione, diretto e gancio al volto. Difenderà il titolo 6 volte, contro lo stesso Walcott atterrato stavolta al primo round, contro l'imbattuto Roland La Starza, due volte contro Ezzard Charles, poi contro Don Cockell ed Archie Moore. I due combattitmento contro Charles sono letteralmente entrati nella leggenda della boxe, considerati tra i due più grandi incontri di tutti i tempi, il primo vinto ai punti sulla distanza delle 15 riprese, il secondo per k.o all'ottavo round.
Due sfide paragonabili a ciò che si vedeva nelle arene dei gladiatori, per la ferocia e l'intensità dei colpi scambiati tra i due pugili. Marciano annuncerà poi il suo ritiro nell'aprile del 1956 e non tornerà mai più sul ring, nonostante nel 1962 si parlasse di un suo ritorno per sfidare l'allore campione mondiale Sonny Liston, ma tale match non si disputò mai.
La stima per Joe Louis, da lui battuto per k.o
Andando indietro negli anni, è impossibile non citare il suo combattimento contro il mitico Joe Louis, all'epoca 37enne e soltanto l'ombra del grande 'brown bomber'. Era il 26 ottobre del 1951 e per Marciano era davvero un incontro speciale, considerato che Louis era il suo grande idolo. La sfida si chiuderà con un chiaro successo di Marciano per k.o all'ottava ripresa, ma tra i due pugili nascerà una grande amicizia. Negli anni successivi Rocky aiuterà Joe, caduto in disgrazia dal punto di vista finanziario ed alle prese con gravi problemi di salute.