La Liegi Bastogne Liegi, che domenica 27 aprile ha chiuso la campagna di classiche primaverili del ciclismo, non ha regalato grande suspence. La netta superiorità di Tadej Pogačar ha deciso la corsa già sulla Redoute, a più di 30 chilometri dall'arrivo. Il campione del mondo di ciclismo ha iniziato il suo assolo indisturbato, ed è andato a vincere con un ampio vantaggio, mentre più indietro si accendeva un'altra corsa per il secondo posto, che ha poi visto primeggiare Giulio Ciccone. Pogačar ha dato la sensazione di portare a termine questa ennesima impresa con estrema facilità e naturalezza.
Nell'ultima puntata del suo podcast, Geraint Thomas ha raccontato un curioso aneddoto che testimonia la semplicità con cui corre Pogačar anche nei momenti più intensi. Il campione gallese ha dichiarato che il campione del mondo gli si è avvicinato per fare due chiacchiere in una fase della corsa particolarmente calda.
Thomas: 'Non c'era nessun dubbio sulla sua vittoria'
La Liegi Bastogne Liegi e il predominio incontrastato di Tadej Pogačar sono stati i temi del "Geraint Thomas Cycling Club", il podcast che il campione gallese ha lanciato insieme all'ex compagno di squadra Luke Rowe.
Anche se Pogačar ha già espresso il suo talento in tante occasioni, anche in maniera eclatante, Thomas si è detto ancora una volta impressionato dalla facilità con cui il campione del mondo riesce a correre.
"Non ci sono mai stati dubbi sulla sua vittoria" ha commentato il corridore gallese.
"In seguito l'ho sentito dire che chiunque pensasse che fosse uscito indebolito dall'Amstel 'non capisce niente di ciclismo'. In realtà penso che la gente conosca il ciclismo, ma non Pogačar. La velocità a cui andava... era semplicemente fuori dal mondo", ha raccontato Thomas.
'Non è stata una Liegi spettacolare da vedere'
In realtà, Geraint Thomas non è rimasto colpito tanto dalla fuga vittoriosa di Pogačar, quando da un banale episodio avvenuto nelle fasi iniziali. Pochi chilometri dopo la partenza, in gruppo si è accesa la battaglia per andare in fuga.
"La Liegi Bastogne Liegi inizia in salita, giusto?", ha iniziato il suo racconto Geraint Thomas.
"Stavamo spingendo oltre 400 watt durante la lotta per la fuga iniziale. All'improvviso ho sentito: 'Ciao G Thomas'. Mi sono guardato intorno e ho visto Pogačar. Stava pedalando accanto a me e parlava di un nuovo orologio che voleva provare il giorno dopo. Ho pensato, amico, stiamo facendo 420 watt e vuoi fare due chiacchiere? Mi sentivo bene, ma dovevo concentrarmi sulla respirazione. Lui è davvero su un altro livello", ha raccontato Geraint Thomas.
Il campione della Ineos ha però ammesso che la superiorità incontrastata di Pogačar ha di fatto azzerato le emozioni in questa Liegi. "Probabilmente non è stata una corsa spettacolare da vedere. C'è stata una fuga, due dei nostri si sono lanciati, sono stati ripresi e poi Pogačar ha attaccato. E questo è stato tutto", ha analizzato Thomas.