Secondo icalcoli della Cgia di Mestre, laclausola di salvaguardia che serve a finanziare l'abolizione della prima rata IMU costerà alle imprese unamaggiorazione fiscale di 1200 euro ognuna sull'acconto Ires ed Irap di dicembre.Entro il prossimo 10 dicembre, scadenza degli acconti fiscali, le società dicapitali dovranno pagare un acconto Iresed Irap pari al 102,5%.
L'annoscorso lo stesso acconto era stato pari al 100%, visto che la maggiorazionefiscale decisa corrisponde ad un punto e mezzo dell'acconto Ires ed Irap, che si aggiunge all'altra maggiorazione di un punto, decisada un decreto nello scorso giugno.
Un fatto che aumenta le difficoltà è che leimprese non sapevano di dover pagare, ed ora devono farlo in pochi giorni:quelle che hanno già versato l'acconto, prima che venisse alzato, devono pagarela differenza entro il 10 dicembre.
Nel 2014,continuerà l'aumento dell'acconto dell'1,5, mentre cesserà la precedentemaggiorazione di un punto. Per le imprese non si tratta di un costo aggiuntivoelevatissimo, che però, sommandosi ai problemi già presenti, contribuisce ad unpeggioramento del quadro generale. I due problemi fondamentali del momentoattuale sono l'aumentata pressione fiscale e la contrazione del credito: sommandositra di loro, creano quella situazione di difficoltà che sembra portare ad unaprogressiva asfissia del mondo produttivo.
Spetta allapolitica cambiare passo e ritmo, visto che da qualche anno sembra girareprogressivamente a vuoto: di certo le categorie produttive aspettano di più, edi meglio, ed i tempi utili per decisioni tempestive si vanno accorciando.Siamo ancora in tempo per rimediare, ma è certo che un cambiamento di rottaappare a questo punto, più necessario che utile.