Ci vorrebbe un cartello affisso all'esterno, con la scritta "Lasciate ogni speranza o voi che entrate", sarebbe un modo seppur singolare di avvisare l'utenza che non sarà piacevole il soggiorno all'interno degli uffici della Re.GE.S. Non è mai piacevole recarsi presso gli sportelli per pagare le tasse, ancor di più diventa un grande dispiacere oltre che un enorme sacrificio, se si deve andare per dimostrare con ricevute alla mano che tutto è stato pagato fino all'ultimo centesimo e l'ingiunzione di pagamento notificata è soltanto un errore.

Quanto sta accadendo da qualche tempo a moltissimi cittadini reggini, costretti di buon mattino a recarsi presso la Società strumentale del comune di Reggio Calabria che si occupa della riscossione dei tributi è sintomatico di una pessima gestione del servizio.

La società Re.GE.S. S.p.A., costituita il 31/05/2005, è una società mista pubblico privata che si propone per statuto e regolamento di raggiungere i seguenti obiettivi: "Favorire il riequilibrio dell'imposizione tributaria anche attraverso la revisione della corretta applicazione delle imposte ed entrate tributarie e patrimoniali; aggiornare contestualmente gli archivi per dare ai cittadini risposte chiare e rapide; gestire un'equa ripartizione dei costi sostenuti dall'ente tra la collettività; ottimizzare lo sviluppo e la qualità del servizio pubblico".

Purtroppo per i contribuenti, gli obiettivi che la Re.GE.S si è proposta di raggiungere, non sortiscono alcun effetto positivo, anzi, le vicissitudini giornaliere delle persone che si accostano agli sportelli della Società di riscossione, dimostrano l'esatto contrario.

All'interno dei locali durante l'orario di ricevimento pubblico, si assiste a una scena raccapricciante. Centinaia di persone, composte di una molteplicità di generazioni. Molti dei quali sono anziani ammalati e invalidi che si reggono in piedi a stento, attendono con ansia e trepidazione che si accenda sul display il numero che corrisponde al diritto di recarsi allo sportello per discutere della propria pratica che spesso risulta smarrita, facendo cadere nello sconforto più profondo le persone anziane e inalberare i più giovani e tenaci.

Il front office è composto di quindici sportelli multifunzione, dove, gli impiegati che vi prestano servizio, non brillano certo per competenza e gentilezza. Sprovvisti (contravvenendo alla norma inserita nell'articolo 69 del decreto legislativo n.150/2009) di tesserino di riconoscimento, troppo spesso scadono in contradditori con l'utenza, in modo sgarbato e poco professionale, senza che ci sia la possibilità per il contribuente di individuarne le generalità.

Recarsi alla Re.GE.S. per i reggini significa a volte perdere soltanto del tempo, senza concludere nulla. La disorganizzazione e la superficialità che contraddistinguono questo Ente, portano gli utenti alla disperazione, soprattutto quando gli avvisi di pagamento notificati sono soltanto dei doppioni erroneamente considerati insolvenze dell'utente, anziché pecca dell'impiegato disattento.