E' scaduto lo scorso 23 luglio il termine per la presentazione del modello 730 precompilato, ma chi si accorgesse in ritardo di eventuali errori od omissioni contenuti nella dichiarazione inviata ha ancora la possibilità di effettuare delle rettifiche o delle integrazioni.

La procedura da seguire può essere diversa a seconda delle correzioni da effettuare, così come le relative scadenze. E' quindi il caso di riepilogare brevemente procedure, scadenze ed eventuali sanzioni previste.

730 precompilato 2015: come correggere la dichiarazione e le scadenze

Nel caso in cui ci si accorga di un errore nel modello 730 inviato che comporta maggiori imposte da pagare, un minor debito o un maggior credito nei confronti del fisco, c'è la possibilità di presentare un Modello Unico integrativo entro la data limite del 30 settembre.

Qualora l'errore sia scoperto dopo il 30 settembre, bisognerà necessariamente ricorrere alla compilazione di un modello 730 rettificativo, da inviare all'Agenzia delle Entrate entro il 26 ottobre. Oltre tale data, sarà ancora il Modello Unico integrativo lo strumento per segnalare all'Agenzia le correzioni.

Nel caso in cui l'errore non comporti differenze dal punto di vista delle imposte da versare e degli eventuali crediti, come nel caso, ad esempio, della rettifica di un sostituto d'imposta errato, bisognerà presentare un modello 730 rettificativo entro la data del 26 ottobre.

Sia nel caso del 730 rettificativo che del modello Unico integrativo, il contribuente dovrà necessariamente rivolgersi, per l'inoltro all'Agenzia delle Entrate, al Caf o ad un professionista abilitato.

Le sanzioni per gli errori: il ravvedimento operoso.

Per quanto riguarda gli errori che comportato una maggiore tassazione o un minor rimborso, il Caf dovrà comunicare il risultato del nuovo calcolo dopo il modello 730 rettificativo al sostituto d'imposta entro il 10 novembre, affinché questo possa liquidare il rimborso dovuto con la busta paga di dicembre.

Se, al contrario, l'errore ha comportato una minore tassazione, sarà possibile regolarizzare la propria posizione grazie ad cosiddetto 'ravvedimento operoso', che prevede il versamento dell'imposta, oltre ad una ridotta sanzione e agli interessi legali.

E' il caso di ricordare che, una delle novità introdotte con il modello 730 precompilato, prevede che il ritardato pagamento di un'imposta, qualora sia da ascrivere ad errori od omissioni compiuti dal Caf o dal professionista che ha inviato la dichiarazione, comporta sanzioni a carico di quest'ultimo.