Nonostante l'ottimismo che spesso i nostri politici, o meglio, una buona parte di loro, mostrano in TV, giornali e media, la crisi c'è ancora e sembra non volerci abbandonare. I segnali di ripresa che vengono sbandierati, i dati di una crescita di cui nessuno se ne accorge non fanno fare i salti di gioia a nessuno. Molti italiani raschiano il fondo del barile, non arrivano alla terza settimana del mese e non riescono a far fronte alle scadenze. La tassazione in Italia è a livelli altissimi e lo stadi di crisi non sembra cessare. Non c'è una categoria più in crisi di un'altra.
La situazione riguarda piccoli commercianti, piccole imprese, lavoratori dipendenti e pensionati.
Evasori fiscali e indebitati sono la stessa cosa?
I dati italiani sui debiti sono allarmanti perché sono milioni gli italiani indebitati ed in situazione di difficoltà a pagare. Spesso questi soggetti finiscono nel calderone dell'evasione fiscale, vengono considerati alla stregua di chi furbescamente adotta sistemi per aggirare il fisco. Gli evasori esistono, ma c'è davvero chi nonostante voglia regolarizzare la sua posizione debitoria, realmente non c'è la fa.
Cosa si è fatto in questi anni per salvaguardare i cittadini in difficoltà?
Con la Legge di Stabilità del 2012 fu previsto l'annullamento di tutti i debiti fiscali iscritti a ruolo prima del 31 dicembre 1999 e inferiori a 2mila euro.
Equitalia da anni agevola i rientri con rateizzazioni e dilazioni anche se con troppi interessi e maggiorazioni. Si parla sempre di cancellare debiti vecchi e non pagati con condoni vari. La situazione però è sempre grave.
La proposta di legge di Mauro:
Per le piccole e medie imprese, artigiani, commercianti e ditte individuali, una mano potrebbe arrivare grazie al gruppo Parlamentare GAL ha depositato una proposta di legge.
La proposta che ha come primo firmatario, Giovanni Mauro concederebbe sconti a questi soggetti che hanno debiti con il fisco fino ai 50mila euro. Si tratterebbe di una amnistia fiscale per coloro che non riescono a pagare debiti derivanti da multe, tributi e tasse comunali, bolli auto, ed Iva. Mauro afferma testualmente di "cogliere la sofferenza quotidiana di persone che vogliono lavorare e che non vogliono assolutamente fregare il fisco, ma che non riescono ad andare avanti per i gravi colpi inferti dalla crisi economica, che giustificano il ricorso ad un'amnistia fiscale".
Nel presentare la proposta Mauro va anche oltre, segnalando anche la copertura finanziaria a questa sua proposta, indicando nei tagli ai vari Ministeri, la soluzione sul come reperire i fondi. Adesso toccherà al Parlamento discutere e decidere se e come recepire la proposta di legge.