Il 16 dicembre 2015 scade la seconda rata di Imu e Tasi, i due odiati tributi che devono versare i proprietari di immobili e, nel caso ci fossero, loro inquilini. Non tutti gli italiani, però, hanno potuto essere puntuali nel pagamento a causa della mancanza di liquidità o per una dimenticanza dell'ultimo momento. A loro vogliamo dire che non si devono preoccupare, in quanto il versamento di Imu e Tasi potrà essere effettuato anche in ritardo, con l'aggiunta di una piccola sanzione.
Si tratta del ravvedimento operoso, che può variare a seconda della data in cui si effettua il pagamento: in tal caso l'aggiunta può essere di pochi spiccioli se viene effettuata entro 15 giorni dalla scadenza, diventando più cospicua se vengono superati i 30 giorni.
Ravvedimento operoso Imu e Tasi: info su sanzioni e interesse
Se ci si accorge di aver dimenticato il pagamento di Imu e Tasi in scadenza il 16/12, è bene cercare di mettersi a pari quanto prima evitando così spiacevoli sanzioni. Sono tre le tipologie di ravvedimento operoso da effettuare a seconda della tempistica del versamento:
- pagamento entro il quattordicesimo giorno: la sanzione è pari allo 0,2% alla quale devono essere aggiunti gli interessi legali pari al 2,5% calcolati dal giorno successivo alla scadenza fino alla data del pagamento.
- versamento dal quattordicesimo al trentesimo giorno: il ravvedimento medio prevede una sanzione pari al 3% mentre gli interessi legali restano gli stessi di quanto sopra riportato ovvero il 2,5% per ogni giorno di ritardo.
- pagamento oltre il trentesimo giorno: questa terza soluzione prevede l'aumento delle sanzioni che diventano del 3,75%. Gli interessi legali sono pari al 2,5% e devono essere calcolati dal giorno immediatamente successivo alla scadenza fino a quello dell'avvenuto pagamento.
Per evitare errori, è possibile accedere al sito amministrazionicomunali.it nel quale si può digitare l'importo del saldo di Imu e Tasi e la nuova data del pagamento per sapere quale sarà la nuova cifra da versare.