La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto delle novità importanti che vanno ad interessare anche il canone Rai. La tassa dovuta dai contribuenti per la detenzione di un apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive, ha visto modificare la normativa a partire da quest’anno, sia per quanto concerne l’importo, che la tipologia di pagamento. Tutte le novità sono state introdotte dal Governo per combattere l’evasione fiscale, che negli ultimi anni ha visto molti italiani non pagare l’abbonamento TV. Di seguito, andremo a scoprire tutti i dettagli, comprese le informazioni sulle esenzioni.
Quanto e quando si paga il canone Rai?
La prima novità introdotta da quest’anno riguarda l’importo da pagare. L’anno scorso il costo era pari a 113,50 €, mentre ora la cifra è stata ridotta a100 € tondi. Una buona notizia per gli italiani, che una volta tanto vedono la diminuzione di un'imposta. In merito alla scadenza, d’ora in poi non bisognerà più ricordarsi di alcuna data, in quanto l’addebito verrà inserito all’interno della bolletta elettrica. Quando si riceverà la fattura dalla propria azienda fornitrice di energia, si troverà indicata, all'interno della stessa, la voce "canone Rai" con l’importo di 10 € mensili.
Tutto ciò si ripeterà per dieci mensilità, ma ovviamente, dato che la bolletta è bimestrale, ogni volta avremo 20 € da pagare.
Per questo 2016, per dare il tempo alle società elettriche di organizzarsi, il Governo ha deciso di addebitare i primi costi solamente a partire da luglio. Con la prima fattura, che si riceverà successivamente al 1° luglio, si dovranno pagare 70 €, pari alle prime sette mensilità, mentre la parte restante verrà saldata successivamente.
Negli anni a venire, ossia dal 2017 in poi, si partirà da gennaio con dieci rate da 10 €. Con l’introduzione di questa nuova modalità di versamento, tutti dovranno pagare il canone, dato che si dà per scontato che chiunque goda di una fornitura elettrica abbia anche un televisore in casa e, di conseguenza, sia tenuto a pagare l’imposta.
Canone Rai: esenzioni e autodichiarazione
L’Agenzia delle Entrate fa sapere che non tutti sono tenuti al pagamento della tassa, segnalando quei cittadini che possono richiedere l’esenzione. Come da regolamento, tra gli esenti ci sono i contribuenti di età pari o superiore ai 75 anni con un reddito basso. Il limite reddituale scelto è stato innalzato rispetto agli anni precedenti fino a 8 mila euro annui. Al contrario di quanto accadeva prima, non sarà più consentita la disdetta dell’abbonamento televisivo richiedendo il suggellamento, ma una novità riguarda l’autodichiarazione. Infatti, coloro che non detengono alcun apparecchio in casa, hanno la possibilità di presentare una dichiarazione all’ente, ma qualora questa dovesse risultare falsa, si andrà incontro a sanzioni penali.