Non sono rari i casi di contribuenti che hanno pagato il Canone Rai pure se non dovevano. Il pagamento della tassa di possesso del televisore, dallo scorso anno, è dovuto a rate nella bolletta delle utenze elettriche. Segnalazioni da parte dei consumatori, dimostrano come molti hanno pagato il canone anche sulle seconde case e pertanto vorrebbero essere rimborsati. Un articolo del quotidiano “Italia Oggi” fa luce su questa anomalia e spiega come risolverlo, in base alla spiegazione fornita dalle Entrate.

Il problema della doppia utenza elettrica

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito il sistema dei rimborsi del Canone ai cittadini, rispondendo alle istanze dell’Unione Nazionale Consumatori il giorno 4 marzo. Bisogna ricordare che il Canone Rai è dovuto una sola volta, cioè va pagato nella bolletta dell’energia elettrica dell’abitazione principale e non sulle altre utenze che sono intestate allo stesso soggetto. Ci sono famiglie però, che hanno due case e se nella prima l’intestatario della bolletta elettrica è il marito, nella seconda è la moglie. In questi casi, bisogna presentare istanza di non detenzione dell’apparecchio, utilizzando il modello predisposto dal fisco.

Si tratta del modello con il quale si comunica all’Agenzia, che non si ha un televisore a casa, oppure che si è pagato già il canone su un altro immobile. Nell’esempio di prima, la moglie avrebbe dovuto comunicare al Fisco che la sua famiglia paga già il canone della prima casa a nome del marito e che pertanto, il canone sulla seconda casa non è dovuto. Sulla dichiarazione di esenzione, proprio qualche giorno fa, l’Agenzia ha comunicato come questa non sia soggetta a scadenza, cioè la data del 31 gennaio che segnava la scadenza dell’invio delle domande viene revocata. In qualsiasi giorno dell’anno, il consumatore che non ha apparecchi radio-televisivi o che nel corso dei mesi ha visto cambiare la propria condizione relativa al possesso di questi strumenti, può comunicarlo all’Agenzia delle Entrate.

Come riavere i soldi indietro

Proprio l’inserimento del canone nella bolletta della luce, ha portato diverse famiglie ad aver pagato il canone per tutte e due le case. In pratica, questi soggetti hanno dimenticato di inviare il modulo di esenzione e non si sono resi conto del fatto che sia stato caricato su entrambe le bollette elettriche. L’Agenzia ha comunicato che chi ha pagato un doppio canone per l’anno 2016, può presentare istanza per un rimborso di 100 euro utilizzando l’apposita istanza di rimborso presente sul sito dell’Agenzia. Nell’istanza va inserito il codice 4 come causale e la data del 1° gennaio 2016 come quella a partire dalla quale si vuole il rimborso. Sul modello è presente anche un'area dove va inserita la data di termine del canone per cui si chiede il rimborso.

L’Agenzia ha confermato come i contribuenti devono lasciare in bianco quell’area, perché altrimenti il rimborso verrebbe effettuato, ma si continuerebbe a pagare il canone sulla seconda bolletta anche nel 2017. Inoltre, sempre dalle Entrate informano che non esiste scadenza per le pratiche di rimborso, che possono essere presentate sempre.