Le temperature si sono abbassate e già da più di un mese su buona parte d’Italia abbiamo inaugurato i termosifoni e acceso l’impianto di riscaldamento, così da rendere più confortevoli le mura domestiche delle nostre case. Così con la stagione fredda il riscaldamento domestico riveste una voce di spesa importante nel bilancio famigliare. Dunque cercare di ridurre questi costi è la priorità di molte persone.
La beffa del riscaldamento ad agosto
Il termosifone che improvvisamente prende vita in piena estate e fa contabilizzare un consumo inesistente in bolletta. Sembra surreale, ma stando a una segnalazione ricevuta dal sito Ilsalvagente.it e anche dalle verifiche effettuate è stato appurato che è così, e potrebbe essere accaduto ad altri milioni di italiani a loro insaputa. Anche se durante la stagione calda i termosifoni sono spenti, a causa dei ripartitori di calore obbligatori, vengono rilevati come in funzione. L'associazione Altroconsumo è stata allarmata grazie alla segnalazione di un inquilino della provincia di Milano che ha scoperto dei costi sospetti sul riscaldamento estivo.
La scatoletta tecnologica apposta sul termosifone del signore aveva contabilizzato 315 scatti, ovvero circa 30 Euro, che sono più o meno il 5% del consumo medio annuo.Tutto ciò nonostante i conteggi vengano azzerati ogni anno a fine stagione.
Quanto successo ha una spiegazione, tecnica ma non logica apparentemente, il presidente della Cna impianti della regione Lombardia, Franco Pozzoni, ha dichiarato che è tutto normale: "La scatoletta misura le differenze di temperatura del radiatore rispetto all'ambiente circostante". Dunque se il termosifone, durante la calda estate, viene irradiato dal sole si scalda, e la scatoletta conteggia. Così è stato anche consultato un tecnico che ha confermato la tesi del presidente, "basta una differenza di qualche grado tra il termosifone e l'ambiente per far avviare il conteggio".
Quello che risulta meno ovvio
Certamente la spiegazione tecnica è stata fornita, ovvero la scatoletta si attiva quando c'è un cambiamento di temperatura tra la piastra del radiatore e l'ambiente circostante. La domanda a questo punto sorge spontanea: se sapevano già di questa possibilità perché non trovare una soluzione o quantomeno avvisare gli utenti ? In realtà la soluzione sarebbe semplicissima, basterebbe disattivare definitivamente la scatoletta per tutta la stagione calda.