Che con le forniture di gas ed elettricità bisogna fare attenzione si sapeva. Ora, però, sembra essere stato raggiunto un nuovo record a danno dei consumatori. Secondo un'inchiesta pubblicata sul sito del Salvagente e partita a seguito delle segnalazioni di un consumatore che aveva rilevato delle anomalie nella propria bolletta del gas, in particolare nel periodo estivo, le nuove valvole termostatiche che molti sono stati obbligati, per legge, ad inserire sui propri caloriferi permetterebbero di contabilizzare i consumi anche a termosifoni spenti.

Vediamo di capire meglio come sia potuta verificarsi una simile eventualità.

Le anomalie segnalate dal consumatore

Ad accorgersi delle incongruenze nelle bollette è stato il Signor Franco Lodigiani abitante a Melzo. In particolare, il Signor Lodigiani segnala che le anomalie hanno cominciato a verificarsi subito dopo l'installazione dei ripartitori nei vari appartamenti del suo Condominio e dopo la consueta verifica tecnica. In un primo momento, infatti, non venivano segnati scatti, ma dopo diverse settimane il ripartitore riportava, improvvisamente, 315 scatti per circa 30 euro di consumo, secondo quanto calcolato approssimativamente dal consumatore stesso. E tutto questo avveniva in piena estate.

Chi può essere danneggiato

Il caso segnalato dal consumatore si è verificato all'interno di un condominio. Quindi, la domanda che ci si pone è se questo problema riguardi solo le valvole termostatiche installate nei condomini con riscaldamento centralizzato oppure riguardi indifferentemente tutti i tipi d nuovi ripartitori. Secondo Franco Pozzoni, Presidente di Cna installazione impianti Lombardia, la valvola termostatica è progettata in maniera tale da misurare il differenziale di calore tra il termosifone e l'ambiente circostante.

Quindi, se il termosifone è esposto alla luce solare, sopratutto d'estate, e la piastra d'acciaio si scalda fino a superare la temperatura dell'ambiente intorno allora la valvola termostatica comincia a contabilizzare i consumi. Secondo un ingegnere contattato dal Salvagente basterebbe una differenza di 3 o 4 gradi tra radiatore e ambiente per far partire il conteggio. Quindi, in definitiva tutti coloro che hanno installato le nuove valvole termostatiche potrebbero essere danneggiati.

Come effettuare le contestazioni

Come si capisce, il problema potrebbe generare un'altro caso simile a quello, recente, del pagamento della quota variabile della Tari. Infatti, potrebbe interessare potenzialmente migliaia di condomini. La contestazione, nel caso del condominio, va inizialmente rivolta all'amministratore che, probabilmente, la rigirerà alla ditta responsabile dell'installazione dei termoimpianti chiedendo un rimborso. O rivolgendosi direttamente all'impresa in prima persona. Intanto, alcune associazioni dei consumatori, come Konsumer Italia, sono scese in campo chiedendo l'azzeramento proprio per evitare errori dovuti alla strumentazione e annose e noiose liti condominiali.