Bollette luce e gas a rischio aumenti per salvare Alitalia per effetto di una norma inserita del Decreto legge Crescita in via di conversione. L’allarme è stato lanciato dall’Autorità per l'Energia, Reti e Ambiente (Arera) che ha scovato nel testo del suddetto decreto una norma che autorizza il prelievo di 650 milioni di euro dalle bollette dell’energia per garantire la continuità industriale di Alitalia.

Dl Crescita, i soldi delle bollette luce e gas per salvare Alitalia

Gli articoli del Decreto legge Crescita che hanno suscitato l’allarme dell’Autorità energetica sono, per la precisione, il 37 e il 50 che introducono la possibilità che possano essere usati 650 milioni di euro depositati sui conti della Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) per far fronte ad eventuali necessità finanziarie in favore della continuità del servizio di Alitalia. Quelli della Cassa, specifica l’Autorità, sono fondi costituiti attraverso una voce che gli utenti pagano in bolletta e che serve come riserva da utilizzare nei trimestri nei quali il prezzo dell’elettricità o del metano sale oltre la media.

Sono soldi, quindi, che i consumatori pagano ma che vengono restituiti per ‘ammortizzare’ gli aumenti eccessivi della componente energetica delle bollette.

L’autorità per l’Energia: bollette a rischio aumento

Secondo quanto rilevato da Arera, prelevando 650 milioni dal fondo della CSEA, che solitamente può contare su una dotazione di 1,5/2 miliardi di euro, espone al rischio che la riserva non sia più sufficiente a mitigare un forte aumento dell’energia, per far fronte al quale le compagnie sarebbero costrette a ricorrere ad un conseguente aumento delle bollette luce e gas. Una possibilità tutt’altro che remota in quanto la norma inserita nel decreto Crescita prevede che si possa ricorrere al prelievo dei 650 milioni per tutto il periodo necessario al rilancio di Alitalia.

La richiesta avanzata al Governo da parte dell’Autorità è, infatti, quella, quantomeno, di limitare temporalmente il prelievo al solo 2019, in modo da ridurre il rischio che il rilancio di Alitalia sia indirettamente finanziato attraverso l’aumento delle bollette luce e gas.

A prescindere da quello che sarà l’esito della richiesta, l’Autorità appare fermamente impegnata a vigilare affinché, in fase di conversione del Dl Crescita, il Governo modifichi le norme che istituiscono il prelievo pro-Alitalia, come testimoniato dalle parole, riportate da Repubblica, del Garante Stefano Besseghini, intenzionato a “perseguire il proprio mandato istituzionale” che prevede “la tutela dei clienti e l'efficiente funzionamento del settore elettrico".