Costerà solo 99$ e sarà basata su Android 4.0. Sarà Free-to-play, ovvero metterà a disposizione la demo di ogni singolo gioco invece di costringerci a comprarli a scatola chiusa, facendocelo scaricare direttamente dal web. Sarà aperta ad ogni hacker in grado di portare migliorie tramite il suo genio. Sarà campo di gioco per ogni sviluppatore Indie dotato di un’idea. Insomma, stiamo parlando di una consolle interamente open source, modificabile, adattabile, indipendente: il sogno di molti videogiocatori stanchi dei limiti posti dalle multinazionali del videogame.

Il progetto Ouya è nato quest’anno grazie all’intuizione, semplice ma geniale, di Julie Uhrman, da sempre nel campo dei Videogiochi, la quale ha ben pensato di unire la semplicità e la libertà dei mobile games (ovvero i giochi per cellulari, tablet ed altri dispositivi portatili), alle care e vecchie consolle casalinghe, da attaccare al proprio televisore di fiducia. L’idea non è intesa a portare sul televisore giochi di bassa lega, o scarso interesse, ma quella di prendere il meglio del mobile (basso costo, aggiornamenti continui che implementano nuovi livelli, possibilità di sviluppare e vendere giochi per chiunque ne sia capace) e di applicarli alle consolle di casa.

Ouya è basata su Android, il che la rende open source: chiunque sia in grado di metterci sopra le mani ed apportare migliorie, può condividerle con gli altri, migliore per tutta la comunità.

Sono stati stretti contatti con Vevo, Xbmc, Twitch.tv; insomma, non solo gioco, ma video, chat, musica sia on che off-line; un’offerta completa ed aperta. Grazie ad un processore quad-core Tegra 3, ed a 1 Gb di Ram, promette una grafica dignitosissima e quasi all’altezza delle sorelle maggiori, e iper-pompate, che già conosciamo; PlayStation ed Xbox in primis

Accanto ai giochi Indie però, diversi grandi franchise hanno già confermato il loro interesse, soprattutto in area giapponese, come Namco-bandai e Square Enix, che promette di portare su Ouya la prima versione occidentale del famoso Final Fantasy III su consolle casalinga.

Ultimo, ma non ultimo, il progetto è nato dalla raccolta fondi portata avanti da Kickstarter, che permetteva agli utenti di sostenere Ouya e di accaparrarsi con la propria donazione un pezzo della consolle, pronta per l’inizio del 2013: la raccolta è stata un successone, ed il team di sviluppo sembra aver trovato tutte le risorse per immettere sul mercato una piccola bomba.

Vogliamo allora credere alla favola del brutto anatroccolo, la piccola consolle indipendente, che costava solo 99$, e che forse, in futuro, diventerà un bellissimo cigno.