Facebook il social network più famoso nel mondo, è unapiattaforma sul quale passare il tempo libero, si ha la possibilità diincontrare vecchi amici, di rimanere in contatto con le persone a noi care, chemagari sono lontane, e di divertirci con i numerosi giochi gratuiti che cioffre. Un'altra opportunità, che questo social network ci regala, è quella dipoter creare o partecipare a gruppi sociali, questi sono realizzabili moltofacilmente, grazie all'interfaccia molto intuitiva.

Uno strumento moltousato è la fan page, una sorta di portale realizzato da una o più persone, allaquale si può accedere semplicemente cliccando sul bottone "mi piace",solitamente però, queste pagine sono create allo scopo di renderle strumenti dimarketing per un brand, o per gli appassionati di un genere musicale piuttostoche di un cantante in particolare; le pagine possono essere accessibili a tuttie quindi diventano, in un certo senso, dispersive.

I gruppi di Facebook danno, a differenza delle fan page, lapossibilità di poter selezionare i membri e, quindi, si possono rendere accessibilia un numero limitato di persone, scegliendo tra l'opzione gruppo aperto, ossiaaccessibile a tutti, o gruppo chiuso, per il quale i membri vengono invitatidai creatori del gruppo, o accettati, nel caso qualcuno voglia farne parte.

I gruppi su Facebook, si stanno moltiplicando ogni giorno emolti di questi sono dedicati ai giochi virtuali che il network ci offre, peresempio i giochi della Zynga, come Pioner Trail, Castleville o Cityville. Inquesti gruppi, ci si scambiano "favori" inerenti al gioco, ma con il tempodiventano veri e propri salotti virtuali, dove persone che non si conoscono, instaurano anche rapporti di amicizia che varcano, spesso, le soglie delludico e del virtuale.

Si chiacchiera di tutto, ci si scambia consigli eopinioni e qualche volta si discute; personalmente ho assistito anche a lititra membri, a sfoghi di madri e mogli, mi sono ritrovata a consolare qualcunoche aveva bisogno di una parola di conforto, e questo mi ha portato ariflettere sul fatto che al di la dello schermo, ci sono tante persone chedavvero mostrano se stesse.

Senza accorgersene si entra davvero in unmeccanismo di vita, che non è esplicabile in modo semplice. La possibilità dipoter interagire con la vita vera, entrando a far parte della quotidianità dipersone che non abbiamo mai visto, e di far sì che le stesse entrino nellanostra, semplicemente con un pc, diventa straordinaria, se pensiamo che molti di noi, non sanno nemmeno i nomi deivicini di casa.

Già alla fine degli anni '80, con l'avvento delle chat room,abbiamo avuto i primi assaggi della potenzialità che il web ci offre, e ancoraoggi è molto usata, ma troppo spesso la chat diventa porto franco dipersonaggi, più che di persone; la si sfrutta per incontri casuali, osemplicemente per uscire dall'ordinario della vita reale. Nel caso dei gruppiinvece, si è animati dalle stesse passioni, senza secondi fini, non che glisciocchi non entrino, a volte, a far parte di queste comitive virtuali, ma comepurtroppo non succede nella vita reale, qui, si possono allontanare con unsemplice click.

Con un gruppo abbiamo la possibilità di selezionare lepersone, in base all'interazione che vogliamo avere con loro; che essi sianofamiliari, compagni di scuola, amici del calcetto, o semplicemente persone checondividono la nostra stessa passione o ideologia. Un modo come un altro perrenderci la vita più gradevole.