Nell'epoca dell'informatizzazione globale, ilquarantatreenne milanese Marco Iannacone, ha deciso di investire le suecapacità di sviluppatore creando "Edi Touch", il primo tablet per bambinidislessici. La necessità di Iannacone, papà di un bimbo affetto da questo disturbo, nasce dall'insoddisfazione riguardo ai metodi, fino ad oggi,disponibili per ovviare al problema.

Con il termine dislessia, ci si riferisce a un disturbospecifico dell'apprendimento, in ambito delle attività scolastiche; quest'affezioneinteressa più specificatamente le abilità di calcolo, lettura e scrittura.

In breve,i bambini affetti da questa disfunzione, hanno un'alterazione neurobiologicache causa un malfunzionamento di alcune cellule, e precisamente di quelle cheregolano il riconoscimento delle parole e del significato delle stesse.

Fino apochi anni fa il problema non era compreso appieno, perché leggere e scriveresono considerati talmente semplici, che non si riuscivano a capire le realidifficoltà incontrate da un bambino dislessico. Fortunatamente le informazionisempre più precise, che sono state date su larga scala, hanno fatto si chequesto disturbo sia sempre più riconosciuto, da chi non ha nozioni mediche, comeper esempio un genitore o un'insegnante, e che questo problema sia affrontato inmaniera mirata.

Il Dipartimento di Prevenzione dell'Asl Roma D, haorganizzato una giornata per discutere della dislessia, disgrafia ediscalculia, e in quest'occasione è stato presentato ufficialmente il progettodi Marco Iannacone; il tablet per dislessici quindi, è pronto per lasperimentazione, che durerà due anni.

Nel 2008 è partito un progetto in collaborazione tra Asl e Scuola,il piano di lavoro ha come obiettivo la facilitazione dell'apprendimento,mediante strumenti e tecnologie informatiche; il neuropsichiatra Lorenzo Toni,spiega che non appena è venuto a conoscenza dell'invenzione di Iannacone, si èsubito attivato per far partire la sperimentazione che ne possa valutare lareale validità.

Edi Touch è in sperimentazione in sette scuole di Roma, èstato dato a 230 bambini dislessici, che lo potranno usare per diciotto mesi; iprogrammi in esso contenuti, sono intuitivi e semplici, tali da agevolare ipiccoli che ne faranno uso, dando loro modo di stare al passo con i compagni discuola, non affetti da questa disfunzione.

Il dispositivo è dotato di un lettore di libri digitali, conopzioni che permettono la regolazione della dimensione dei caratteri e dellaluminosità, e la possibilità di ascoltare l'audio dei testi; All''interno deiprogrammi c'è anche una calcolatrice vocale, che studiata appositamente peressere semplice, permette un più veloce apprendimento.

Marco Iannacone precisa però che il tablet non è statoconcepito quale alternativa ai metodi tradizionali di cura della dislessia, neè un coadiuvante, che se correttamente utilizzato, darà ai bambini lapossibilità di guadagnare autostima e autonomia, riuscendo a far loroaffrontare gli studi con buoni risultati.