Gli Stati Uniti hanno reso noto che, a causa di un buco del programma di Microsoft, i cyber criminali possono prendere il computer e comportarsi come fossero i proprietari indisturbatamente.

Il problema viene chiamato Remote Code Execution, si tratta di un bug contenuto in Internet Explorer dal n. 6 ai successivi, circa il 55% dei presenti sul mercato, che come detto non protegge la navigazione permettendo ad hacker di impadronirsi del pc e usarne come meglio preferisce.

Perché questo si verifichi è necessario però che l'abboccamento ad un caso di pishing, a cui il fruitore del programma di Microsoft abbia ricorso cliccando su un link che riporta ad un sito che riesce ad attaccare il sistema.

Microsoft ha già dichiarato che sta provvedendo a trovare rimedi per tappare il buco.

Potendo operare come se si fosse il legittimo proprietario del computer, l'hacker può comportarsi in tutto e per tutto come l'utilizzatore vero e installare programmi e creare nuovi account.

Mettendo in atto il reato chiamato clandestine fox, un reato già realizzato in America contro alcuni marchi famosi, gli hacker hanno messo in seria difficoltà i sistemi informatici di grosse aziende e addirittura ad opera di un gruppo che si è formato proprio per fare questo.

La preoccupazione è alta non per i singoli navigatori quindi, pero gli hacker sono imprevedibili e stanno facendo di tutto per riuscire a realizzare i loro piani criminali prima che la società informatica risolva il problema.

Il problema dei sistemi operativi di Microsoft sarà risolto solo per i sistemi successivi a Windows Xp che ormai dall'8 aprile è stato congedato.

Il dipartimento Usa alla Sicurezza Interna ha comunque messo in allerta tutti a non avvalersi di Internet Explorer finché la Microsoft non avrà rimosso il bug per non correre rischi.

Un'altra nota negativa della casa Microsoft di Redmond, il bug è uno degli errori presenti nei software racchiusi nel gruppo Zero Days che vengono fuori piano piano e creano difficoltà serie alle utenze. L'errore mai corretto ha un'alta percentuale di rischio che i computer collegati alla rete diventino facilmente vulnerabili.

Microsoft ha comunque disposto il rilascio di un aggiornamento, per le versioni successive a Windows XP si attendono novità.