Tutti i melappassionati hanno atteso il 9 settembre per la presentazione del nuovo iPhone e dell'Apple Watch. Ma la vera novità di questo keynote di presentazione è stata un'altra. Infatti, alla convention di presentazione hanno partecipato gli U2 che, del resto, non sono nuovi a una partecipazione del genere, avendo prestato in passato la loro immagine all'azienda di Cupertino in favore dell'acquisto legale di brani musicali tramite l'iTunes Store. Questa volta, il regalo ai fan è stato diverso. Gli irlandesi hanno dato alla luce "Songs of innocence" dando agli utenti iTunes la possibilità di scaricare l'album nella loro libreria personale.

Gratuitamente, fino al 13 ottobre. In realtà, l'album si scarica in maniera automatica nella libreria dei 500 milioni di utenti. E, sa da una parte, grande è stato l'entusiasmo dei fan della band, dall'altra, si è scatenato un vespaio di polemiche contro la Apple per il regalo non richiesto, tanto che la casa produttrice diretta da Tim Cook è dovuta correre ai ripari, inserendo una opzione che consenta di eliminare l'album dalla libreria.

Gli U2 non sono i primi in assoluto a compiere una operazione del genere. Nel 2007, i Radiohead avevano pubblicato "In rainbows" permettendo ai fan di scaricarne i brani sul loro sito, fino alla pubblicazione del disco in negozio, pagando un prezzo scelto liberamente dal compratore.

Nel 2013, Jay-Z aveva regalato il suo Magna Carta Holy Grail a un milione di utenti Samsung mediante un accordo con la società coreana. Beyoncè aveva pubblicato su iTunes il suo album (a pagamento), tant'è che è rimasta in uso l'espressione "to pull a Beyoncè" per indicare che un artista pubblica un disco a sorpresa.

Lo scopo di Bono & Co.

non è innanzitutto quello di guadagnare direttamente dalle vendite dell'album, é più corretto parlare di una operazione di marketing, una visibilità in garanzia del tour mondiale. Bono stesso ha scritto in una lettera su u2.com: "Gente che non ci ha mai ascoltato, o che non è mai stata neanche remotamente interessata a noi, potrebbe ascoltare la nostra musica per la prima volta solo perché siamo nella loro libreria musicale".

Adi scapito delle lamentele degli utenti, già nella prima settimana 38 milioni di persone hanno ascoltato "Songs of innocence". In ogni caso, ciò che stupisce è come, in un momento di crisi del mercato musicale, proprio l'utenza che potrebbe risanarne le sorti non riesca ad allontanarsi dagli schemi tradizionali del mercato musicale stesso. Bisognerebbe focalizzare l'attenzione sull'impatto innovativo dell'operazione. Sarebbe il caso di accogliere positivamente la notizia secondo la quale gli U2 e l'azienda di Tim Cook starebbero lavorando alla creazione di un nuovo formato musicale digitale, che possa invogliare all'acquisto della musica, fermando la crisi dell'industria musicale, nata dall'avvento di piattaforme di file sharing, prima fra tutte Napster.

Anche la Apple, che domina il mercato dei download, ha visto calare le vendite di brani e album da iTunes Store. A conferma della positività di una innovazione del genere, l'agenzia di rating Moody's sostiene che l'ingresso dei colossi dell'high-tech nell'ambito della musica digitale in streaming, come Google, Apple e Amazon, potrebbe rilanciare l'industria musicale. Tali colossi possiedono liquidità e possono offrire alte royalty in cambio di contenuti esclusivi: la Apple ha pagato una somma ingente per assicurarsi l'esclusiva del nuovo album degli U2.