Gli utenti che fino ad ora erano estimatori dell'ecosistema Apple in particolar modo per la sicurezza che riusciva a garantire sui propri device, ora devono cominciare a tremare: è stato infatti creato il malware WireLurker (da wire, cavo, e lurker, cioè coloro che sono iscritti in community senza parteciparvi attivamente) che attacca dispositivi come iPhone e iPad anche senza jailbreak.

L'infezione che ha colpito pesantemente in Cina dove il malware si è insediato in molti Mac e si è diffuso su cellulari e tablet attraverso il cavo usb (dopo che sono stati collegati al computer) è stata scoperta dagli studiosi di Palo Alto Networks che hanno individuato l'origine nello shop online (non ufficiale Apple) Maiyadi App Store.

In ben 467 app presenti nello store e già scaricate più di 350.000 volte è stato nascosto il malware che installa contestualmente applicazioni silenti all'ignaro utente che vede minacciata la sicurezza dei suoi dati sensibili che molto facilmente possono finire in mano agli hacker.

Per la prima volta quindi la totale sicurezza delle informazioni dei dispositivi non jailbrekkati è stata violata, e questo costituisce un pericolo serio per utenti Apple che possono veder rubati dati come username e password (anche l'Apple ID); il malware tra l'altro chiede con regolarità che vengano aggiornate le app (infette) e in questo modo gli hacker godono sempre di informazioni "fresche" mantenendo inoltre sempew attivo il software nocivo.

La raccomandazione quindi è quella di utilizzare solo accessori (anche cavi) originali per collegare i devices al pc, non installare app e software trovati su siti e store di terze parti ma solo quelle trovate sull'Apple Store.

Pessimo periodo quindi per la nota azienda nata nella Silicon Valley che a settembre aveva subito un attacco pesante alla piattaforma iCloud dove personaggi famosi come Kim Kardashian, , Hillary Duff, e Rihanna avevano subito il furto di tutti i dati conservati sulla nuvola Apple, comprese alcune foto (anche piccanti) che poi sono state diffuse su social network come ad esempio twitter.

All'epoca la violazione era avvenuta grazie a un attacco brutale degli hacker che avevano scoperto un bug nella protezione del servizio a disposizione per trovare il proprio iPhone; ora pare che il problema sia stato risolto.